Economia

Bps (Suisse), risultati record nell’anno della pandemia

Utile lordo d’esercizio a più di 27 milioni di franchi. Quello netto supera per la prima volta i 20 milioni nei 25 anni di attività svizzera della banca

Da sinistra: Paolo Camponovo, Mauro De Stefani, Roberto Mastromarchi e Mauro Pedrazzetti

La pandemia di coronavirus ha condizionato sì la gestione operativa, per ragioni prettamente sanitarie, ma non ha impedito alla banca Bps (Suisse) di conseguire i risultati d’esercizio migliori degli ultimi 25 anni. In particolare il risultato d’esercizio ha superato i 27 milioni di franchi (+26% rispetto al 2019), mentre l’utile netto «ha valicato per la prima volta, nella storia venticinquennale dell’istituto in Svizzera, la soglia dei 20 milioni (20,2 milioni; +20%)», ha ricordato Mauro De Stefani, presidente della direzione generale di Bps (Suisse). «L’agilità della struttura e la qualità dell’organizzazione interna hanno permesso, nonostante le difficoltà oggettive, l’avanzamento dei progetti in linea con la tempistica stabilita e nel pieno controllo dei rischi operativi», ha continuato De Stefani durante una conferenza stampa rigorosamente online, come il particolare momento storico impone. La stessa modalità con la quale hanno dovuto interagire i consulenti nei rapporti con la clientela. Modalità, ha affermato ancora De Stefani, «non ha impedito la crescita incoraggiante degli aggregati». Anche dal punto di vista occupazionale non si segnalo tagli. Alla fine del 2020 i dipendenti di Bps (Suisse) erano 340; tre in più rispetto allo scorso anno. L’assemblea degli azionisti (azionista unico è la Banca popolare di Sondrio) ha deliberato il versamento di 16,128 milioni alla riserva generale da utili, dopo la distribuzione di un dividendo pari a 4,05 milioni. Il capitale proprio è salito quindi a 409 milioni

La rete territoriale nazionale è stata potenziata con l’inaugurazione della succursale di Vevey (Vaud). Ora Bps dispone di 20 sportelli fisici ubicati in 8 cantoni e nel Principato di Monaco, ai quali si aggiungono l’ufficio di rappresentanza di Verbier (Vallese) e l’unità virtuale Direct banking.

Buona la raccolta dalla clientela che a fine 2020 è salita a 5,140 miliardi di franchi (+3%). «Il patrimonio gestito è cresciuto. Il pubblico ha accolto bene le nuove proposte d’investimento nell’ambito della finanza sostenibile, come è risultato soddisfacente anche il collocamento per la clientela retail. Positivi i riscontri per il pacchetto ‘PassparTu e per il Piano di accumulo in fondi’», ha ricordato Roberto Mastromarchi, membro della direzione generale e responsabile della Divisione fronte.

In crescita anche la componente ipotecaria

Gli impieghi alla clientela sono saliti a 4,8 miliardi di franchi (+7%). La componente ipotecaria, ha spiegato invece Mauro Pedrazzetti, vice presidente della direzione generale, responsabile Divisione crediti e finanza, è di 4,287 miliardi (+7%) mentre altri crediti nei confronti della clientela si sono fermati a 521 milioni (+3%). «Si tratta di un portafoglio crediti molto sano che richiede accantonamenti minimi, tanto che il grado di rischio è rimasto entro limiti fisiologici», ha affermato Pedrazzetti. Anche l’aspetto ipotecario, in una fase per certi versi difficile, è considerato più che sano. «Il nostro finanziamento tipo è legato alla prima casa di proprietà. Finanziamo anche promozioni immobiliari sul territorio sia ticinese che nel resto della Svizzera e non notiamo difficoltà nella vendita o negli affitti. Seguiamo comunque con attenzione le evoluzioni sul mercato immobiliare contrassegnato in alcune regioni da un tasso di sfitto in aumento», ha sottolineato ancora Pedrazzetti.

Il programma per i Crediti Covid-19 e il telelavoro che rimarrà come benefit

Bps (Suisse), come tutto il settore bancario svizzero, ha aderito la scorsa primavera al programma di crediti agevolati garantiti in parte dalla Confederazione. Sono stati 900 i clienti commerciali dell’istituto bancario ticinese che hanno avuto accesso a questo programma. «Come banca abbiamo aderito anche a programmi simili promossi dal governo del cantone dei Grigioni e del Principato di Monaco», spiega ancora Mauro De Stefani. Nei Grigioni, inoltre, quest’anno verrà iniziato il cantiere per sistemare la succursale storica di S. Moritz. «Un’operazione che verrà portata a termine con un impatto ambientale nullo», ha affermto Paolo Camponovo, responsabile della Divisione logistica.

Per quanto riguarda invece le modalità di lavoro da casa, ormai entrate nelle abitudini e nell’organizzazione di tante aziende di servizio, dovrebbero rimanere anche dopo la fine della crisi sanitaria. «Ci siamo resi conto che molte riunioni si possono svolgere senza spostamenti e sono altrettanto efficaci di quelle in presenza. Per quanto riguarda le funzioni più a contatto con la clientela, è certamente una modalità interessante e che potrà essere usata come supporto alle attività classiche. Il contatto umano non sarà superato, ma stiamo già pensando di offrire questa modalità di lavoro - non a tempo pieno - come benefit per il personale che si trova confrontato con la difficoltà di conciliare vita familiare e lavoro», afferma Mauro De Stefani. 

In ricordo dello chef Gualtiero Marchesi

L’inserto culturale della relazione d’esercizio 2020, anno di giubileo per la banca, è dedicato a Gualtiero Marchesi, uno dei cuochi italiani più noti al mondo scomparso il 26 dicembre del 2017. Marchesi aveva frequentato la scuola alberghiera di Lucerna. L’inserto pubblica anche due ricette del famoso chef stellato.

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