Economia

Le Pmi svizzere credono in una ripresa con nuovo vigore

Più di due terzi delle piccole e medie imprese sono fiduciose di poter tornare sui mercati con rinnovato vigore, stando ai risultati di un sondaggio

Sondaggio condotto su 200 PMI della Svizzera tedesca (Archivio Ti-Press)
6 maggio 2020
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La maggioranza delle PMI svizzere non si lascia scoraggiare dalla crisi coronavirus. Più di due terzi delle piccole e medie imprese sono fiduciose di poter tornare sui mercati con rinnovato vigore nella fase post-coronavirus. Lo dimostra un sondaggio rappresentativo condotto da localsearch su 200 aziende della Svizzera tedesca con meno di 250 dipendenti.

Le PMI svizzere ritengono che la crisi economica dovuta all'emergenza coronavirus non si trasformerà in un Armageddon economico. Da un sondaggio condotto da localsearch (Swisscom Directories AG) presso 200 PMI della Svizzera tedesca emerge che il 68% delle aziende intervistate è d'accordo con l'affermazione "La mia PMI riprenderà la propria attività con rinnovato vigore dopo la crisi coronavirus". Una minoranza (11%) esprime dei dubbi sulla propria capacità di sopravvivenza economica.

Un quarto delle PMI prevede un'ondata di fallimenti

Le PMI svizzere sono piuttosto ottimiste nei confronti del proprio futuro nell'era post-coronavirus e non sono eccessivamente preoccupate dell'andamento del proprio settore. Quasi la metà (46%) degli intervistati è d'accordo con l'affermazione "Nel mio settore il coronavirus causerà soltanto pochi fallimenti". Il 27% degli intervistati pensa che tantissime aziende concorrenti andranno incontro al fallimento. Tuttavia, per molte imprese è ancora troppo presto riuscire a dare una risposta definitiva a questa domanda: una su quattro (27%) dichiara infatti che al momento non è ancora possibile valutare il rischio di fallimento derivante dalla crisi coronavirus.

La crisi come chance: una PMI su cinque vede un grande potenziale per la propria azienda dopo l'emergenza coronavirus

Una PMI su cinque vede la crisi come chance. "Per la mia PMI la crisi coronavirus è un'opportunità": il 21% delle PMI intervistate è d'accordo con questa affermazione, il 50% non è d'accordo e il 29% non vuole esprimere un'opinione. "L'ottimismo e la forza mentale di tante PMI svizzere mi hanno molto colpito. Queste sono le premesse migliori per la ripresa economica", così Stefano Santinelli, CEO di localsearch (Swisscom Directories SA), commenta l'analisi delle PMI.

L'emergenza coronavirus accelera il processo di digitalizzazione, tuttavia molte aziende sono disinteressate

A seguito della crisi coronavirus, la popolazione ha dovuto modificare la propria quotidianità, incrementando notevolmente il proprio livello di digitalizzazione per poter usufruire dei servizi di shopping online e food delivery, per partecipare alle videochiamate, per avvalersi dell'home office e per eseguire pagamenti senza contanti. Questa tendenza lascia indifferenti molte PMI. Il 55% delle aziende intervistate dichiara che il proprio interessamento nei confronti delle offerte digitali, come shop online, prenotazioni online degli appuntamenti ecc., non è aumentato a causa del lockdown. Solo una minoranza (23%) è d'accordo con l'affermazione "Per noi ora il marketing digitale è più importante rispetto a prima".

Stefano Santinelli è convinto che la discrepanza tra le crescenti esigenze digitali dei consumatori e il disinteresse di molte PMI nei confronti di questa esigenza potrà essere pericolosa per queste imprese a medio termine: "Il consumatore non segue il fornitore. Se vuole ordinare online, ordinerà dove può farlo. Tutti quelli che non offriranno questo servizio resteranno a mani vuote."

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