Economia

Il roaming non è più una trappola

Solo il 14% degli svizzeri si è ritrovato una sorpresa 'salata' durante un soggiorno all'estero. Merito della maggiore informazione

Ti-Press
8 agosto 2019
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Gli utenti svizzeri di telefonia mobile tendono a non cadere più nella trappola rappresentata dai costi del roaming. Solo una piccola parte degli intervistati nell'ambito di un sondaggio afferma di essere poco informata sull'argomento. L'indagine, resa nota oggi, è stata condotta a luglio su 1000 persone dall'istituto di ricerca Marketagent su incarico del portale di confronti Comparis. In merito alle spese telefoniche del roaming, solo il 7,6% degli interpellati si dice scarsamente informato, mentre la quota è dell'8,1% per quel che concerne la trasmissione dei dati.

Stando all'analisi, il 59% di chi possiede un cellulare è bene o molto bene al corrente degli oneri legati alle chiamate effettuate all'estero. Percentuale simile (55%) per quanto riguarda la navigazione su Internet.

Il ben noto tranello del roaming ha comportato costi inaspettatamente elevati per una quota abbastanza limitata di utenti elvetici. Il 14,3% di quelli che si sono recati almeno una volta in un Paese straniero è rimasto molto sorpreso dalla bolletta negli ultimi dodici mesi. Il 55% non ha avuto spese aggiuntive, mentre l'8% non riusciva a ricordare se avesse dovuto pagare di più del solito.

Il settore delle telecomunicazioni ha fatto molto negli ultimi anni per aumentare la trasparenza al riguardo, ha detto, citato nel comunicato, Jean-Claude Frick, esperto di Comparis. "Con la maggior parte degli abbonamenti, gli utenti possono controllare i costi in tempo reale e sono avvertiti tramite SMS di quelli più alti", ha aggiunto.

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