Musica

Fiorella Mannoia, 70 anni senza conformismi

Compie gli anni nel pieno della carriera, è un modello di coerenza per le nuove generazioni

Lo scorso febbraio a Sanremo
(Keystone)

Fiorella Mannoia arriva al suo 70esimo compleanno – è nata a Roma il 4 aprile 1954 – nel pieno della sua carriera, con una forma fisica da fare invidia che ricorda i suoi inizi di stunt woman quando sostituiva a cavallo Monica Vitti, Candice Bergen e la Loretta Goggi della ‘Freccia Nera’. Soprattutto oggi Fiorella Mannoia rappresenta un modello per le nuove generazioni per la coerenza con cui ha vissuto la sua lunga carriera cominciata da ragazzina, per l'attenzione con cui ha perseguito la qualità nelle sue scelte professionali e per la sua capacità di non adeguarsi al conformismo e di esprimere sempre con intelligenza e ironia un pensiero originale, senza mai perdere di vista l'impegno verso i meno fortunati. Un'interprete pura che si è costruita uno stile inconfondibile, che punta all'essenza della musica, rifuggendo dai virtuosismi fini a sé stessi e dai luoghi comuni canzonettari e che, proprio per questo, si è imposta come una figura di riferimento del panorama musicale italiano degli ultimi anni.

Se si dovesse creare uno slogan per riassumere la sua carriera si potrebbe usare “il successo della qualità”, perché nel corso della sua lunga attività professionale è riuscita a tenersi lontana dai compromessi in nome del facile successo. Fiorella Mannoia è la voce di donna più vicina e legata da affinità elettive al mondo dei cantautori che hanno scritto molto per lei e dei quali rappresenta una sorta di elegante contraltare al femminile, capace di rimanere al passo coi tempi senza cedere alle mode. In questo suo percorso artistico, che negli anni si è arricchito di esperienze fondamentali al fianco di sue colleghe come di alcuni tra i più grandi artisti italiani, un ruolo importante l'ha giocato il Brasile, non solo per la celebre versione di ‘O que sera’ di Chico Buarque de Hollanda, ma soprattutto per ‘Onda Tropicale’ un progetto che per la prima volta ha riunito i giganti della musica popolare carioca contemporanea in un album storico non solo per l'Italia. Ma il Brasile rappresenta per lei anche un'occasione di solidarietà, per il suo impegno nel progetto Fondazione Axè, che mira al recupero di bambini e adolescenti brasiliani che vivono in condizioni disagiate.

E proprio l'impegno, per sostenere cause come l'attività di Emergency, la battaglia contro la violenza sulle donne, la solidarietà nei confronti dei lavoratori dell'Ilva di Taranto, il sostegno alle popolazioni colpite da catastrofi naturali in Emilia e in Abruzzo, insieme a una visione progressista della politica fanno di Fiorella Mannoia, che dal 2005 è Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, un personaggio speciale nello spettacolo italiano, un esempio di come un'artista sia capace di intendere il proprio lavoro come un progetto e una visione che vanno molto al di là del semplice intrattenimento. E, come ha dimostrato all'ultimo Sanremo, senza perdere mai la voglia di sorridere.

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