Spettacoli

Castle on air con Einaudi, Pezzali e Nannini

Torna a Castelgrande l'evento estivo con, dal 22 al 28 luglio, il cartellone più prestigioso di sempre, ci spiega l'organizzatore Gabriele Censi

Max Pezzali (Ti-Press)
4 giugno 2021
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Ludovico Einaudi il 22 luglio, Max Pezzali il 24, Gianna Nannini il 28; più un altro nome per il 23 luglio che sarà rivelato nei prossimi giorni: Castel on air ha svelato ieri tre quarti del programma della settima edizione, nella corte interna di Castelgrande a Bellinzona. Proposta variegata, per raggiungere un pubblico più ampio possibile e sarà così anche per il quarto artista «molto amato in Italia soprattutto dal pubblico giovane» ci spiega l’organizzatore Gabriele Censi.

Dalla musica classica contemporanea di Ludovico Einaudi con il suo progetto ‘Seven Days Walking’ al pop rock di Max Pezzali fino a Gianna Nannini in versione pianoforte e voce, si percorrono generi molto diversi. «Rivolgerci a più pubblici è la caratteristica di Castle on air e questo fin dalle prime edizioni, quando c’era anche una parte dedicata alla comicità» precisa Censi. “Abbiamo voluto mantenere questo aspetto anche quest’anno, con quella che è certamente l’edizione di maggior prestigio che finora abbiamo presentato».

A proposito delle prime edizioni, se ormai l’anima di Castle on air è quella di evento musicale senza più spettacoli comici,  quest’anno nella corte di Castelgrande torneranno i posti a sedere per le due serate con Einaudi e Nannini.

I quattro artisti che si esibiranno «sono tutti italiani, ma conosciuti e apprezzati oltre i confini linguistici: Gianna Nannini farà un concerto all’Hallenstadion, Einaudi è impegnato con un tour europeo, Max Pezzali avrebbe dovuto riempire San Siro per due serate, rinviate al 2022 e ce lo ritroveremo in un contesto molto più intimo di uno stadio».

Si diceva del cartellone prestigioso. «Anche con il giusto tempo a disposizione, è difficile fare un programma così, visti i tempi ristretti che abbiamo avuto ha sorpreso anche noi il programma che abbiamo: forse in questo siamo stati favoriti dalla situazione pandemica e, pur di non perdere un’altra estate, gli artisti si sono adeguati a contesti più intimi del loro solito».

Per un organizzatore di eventi com’è tornare a presentare concerti? «Come GC Events ci siamo concentrati sulle mostre, ma il nostro core business rimangono i concerti e non vedevamo l’ora di tornare a fare quello che più ci compete… ma è tutto in divenire, un festival come questo lo annunciavi mesi prima, adesso è un continuo aggiornamento soprattutto con le autorità con cui siamo in costante contatto per proporre degli spettacoli in completa sicurezza». Il che significa obbligo di mascherina e accesso possibile solo alle persone completamente vaccinate, guarite o che hanno fatto un test negativo nelle 48 ore precedenti; per permettere le operazioni di controllo l’accesso all’area di Castelgrande sarà possibile già dalle 18.30. «Stiamo pensando a degli opening act con artisti locali in attesa dell’inizio dei concerti» spiega Censi. Queste misure di sicurezza quanto incidono a livello organizzativo? «Parecchio, innanzitutto per le incertezze che ancora rimangono: la situazione potrebbe cambiare ancora, da qui a luglio. Poi i costi in più per controllare gli accessi e il rispetto delle norme come l’obbligo di mascherine… è tutto più oneroso, ma d’altra parte bisogna ripartire e, con tutti i grandi festival che hanno annullato e rinviato all’anno prossimo noi volevamo dare un segnale forte».

A proposito degli altri eventi: quest’anno sarete tra i pochi a proporre grandi concerti dal vivo. «Abbiamo già visto che c’è molto interesse ed entusiasmo. Quando alla mancanza di “concorrenza”, abbiamo comunque mantenuto il nostro periodo tradizionale, verso la fine di luglio, e come detto cercato di avere un’offerta che potesse accontentare tutti, incluso il pubblico di altre manifestazioni che non si sono tenute. Il fatto di essere tra i pochi ha anche svantaggi: avremmo potuto imparare dagli altri festival a come gestire alcuni aspetti».

Pensate a una campagna pubblicitaria per il pubblico da fuori cantone? «Sicuramente andremo a prendere pubblico dal Norditalia e dalla Svizzera tedesca, ma con i social la pubblicità la fanno molto le persone: sicuramente monitoreremo la situazione in questi primi giorni e valuteremo cosa fare».

 

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