Società

C’è tanta voglia di Vreneli, o chiamiamola di Verena

Il 35% degli svizzeri vorrebbe veder coniata la moneta che è sparita nella Confederazione da oltre 70 anni

Venti franchi
20 dicembre 2024
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Uno svizzero su tre (il 35%) vorrebbe vedere una nuova edizione del Vreneli, la celebre moneta d'oro – nella sua versione più nota, quella da 20 franchi – non più coniata dalla Confederazione da oltre 70 anni. È quanto emerge da un sondaggio realizzato nell'ambito di uno studio sui metalli preziosi condotto dall'Università di San Gallo e da Philoro, società attiva nel commercio del ramo con sede a Wittenbach.

Dal rilevamento demoscopico emerge che particolarmente interessati sono gli uomini: per il 40% accarezzano l'idea di un nuovo Vreneli, mentre fra le donne il sostegno è al 30%. La proposta di una moneta totalmente d'oro di nuovo tipo raccoglie meno consensi, il 26% (33% fra i maschi, ma solo il 18% fra le donne).

"Il Vreneli d'oro è una moneta tradizionale svizzera", ricorda Sven Reinecke, responsabile di un istituto che si occupa di marketing. "La percentuale di coloro che vorrebbero una nuova edizione è notevolmente alta". La quota sale ulteriormente – al 48% – fra coloro hanno già investito in metalli preziosi.

Il Vreneli è la moneta d'oro più conosciuta e popolare della Svizzera. Quella da 20 franchi è stata coniata dal 1897 al 1949, con una tiratura totale di 58,6 milioni di esemplari: ciò significa che il numero di Vreneli da 20 franchi disponibili per la vendita non è cambiato per 75 anni. L'analoga moneta da 10 franchi è un po' meno diffusa: è stata coniata dal 1911 al 1922, per 2,6 milioni di pezzi.

"L'esperienza mostra che il Vreneli sta diventando sempre più popolare anche in Austria e Germania", afferma Christian Brenner, direttore di Philoro, a sua volta citato nella nota per la stampa. Ogni mese ne vengono venduti circa 6’000 a livello di gruppo e nel periodo che precede il Natale il volume è ancora più elevato. "Il Vreneli è un regalo molto apprezzato, soprattutto dalle famiglie", spiega l'esperto. "Una nuova edizione ha senso e potrebbe rivitalizzare ulteriormente il mercato", si dice convinto il commerciante.

Curiosità numismatica: Vreneli è il diminutivo, in svizzero-tedesco, di Verena, nome molto diffuso all'epoca, e si riferisce alla donna che appare su una faccia della moneta, sotto la scritta "Helvetia", considerata più una ragazza che una matrona.