Scienze

Stelle cadenti e quattro eclissi nel cielo del 2023

Nel corso dell’anno saranno visibili anche Saturno, Nettuno, Giove e Urano. Fra gennaio e febbraio, forse, sarà osservabile pure una cometa.

Un’eclissi parziale di Luna a fine ottobre
(Keystone)
30 dicembre 2022
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Il 2023 sarà un anno molto promettente per i cacciatori di stelle cadenti, perché le piogge dei principali sciami meteorici illumineranno il cielo senza il disturbo della Luna. Anche gli appassionati di eclissi avranno pane per i loro denti: ben quattro quelle che daranno spettacolo tra primavera e autunno, anche se dall’Europa sarà visibile solo un’eclissi parziale di Luna a fine ottobre.

Nel corso dei mesi Saturno, Nettuno, Giove e Urano faranno a gara per mettersi in bella mostra, mentre ad aprire le danze potrebbe essere a sorpresa una cometa. A inizio anno, infatti, farà capolino "la cometa C/2022 E3 ZTF, scoperta il 2 marzo 2022 dal Zwicky Transient Facility in California", spiega Paolo Volpini dell’Unione astrofili italiani (Uai).

"Il 12 gennaio arriverà al punto di minima distanza dal Sole, ma la migliore visibilità dovrebbe verificarsi tra la fine di gennaio e l’inizio di febbraio, quando si troverà alla minima distanza dalla Terra – indica Volpini –. Lo spettacolo sarà alla portata di binocoli e piccoli telescopi, ma la speranza è che si possa vedere anche a occhio nudo".

In primavera

A segnare la primavera saranno invece due eclissi: il 20 aprile naso all’insù per l’eclissi di Sole, visibile da Indonesia e Australia, mentre il 5 maggio si verificherà un’eclissi lunare di penombra, visibile da Asia, Australia e dalle regioni più orientali di Europa e Africa.

L’estate si aprirà con ben due Superlune: la Luna piena sarà alla minima distanza dalla Terra il 3 luglio e il 1° agosto. Tra il 10 e il 13 agosto ci sarà poi il tradizionale spettacolo delle lacrime di San Lorenzo, le Perseidi. "Il picco avverrà in condizioni migliori rispetto a quelle dell’anno passato, con solo una sottile falce di Luna che comparirà a est all’alba senza dare troppo fastidio", sottolinea l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile scientifico del Virtual Telescope.

La stagione calda proseguirà con Saturno che il 27 agosto sarà all’opposizione, cioè nelle migliori condizioni di osservabilità, a cui seguirà poi Nettuno il 19 settembre. Da segnare in agenda anche l’appuntamento del 30 e 31 agosto con la Luna blu (la seconda luna piena del mese nonché la terza Superluna dell’anno) e quello del 29 settembre con l’ultima Superluna del 2023.

L’autunno porterà un’eclissi anulare di Sole visibile dalle Americhe (il 14 ottobre) e un’eclissi parziale di Luna (il 28 ottobre) visibile da Europa, Asia, Africa e Australia occidentale. A novembre Giove e Urano saranno ben osservabili all’opposizione, mentre a chiudere l’anno sarà il secondo sciame meteorico più importante dell’anno, quello delle Geminidi.

"Avremo condizioni di osservabilità ancora migliori di quelle delle Perseidi – precisa Masi – perché nella notte del picco tra il 13 e il 14 dicembre la Luna sarà praticamente assente. Nel complesso il 2023 sarà un anno molto interessante per gli appassionati di stelle cadenti".

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