Scienze

Il cerotto che misura la pressione

Il nuovo rilevatore messo a punto dall'Università cinese di Tsinghua

28 aprile 2020
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Alcuni scienziati cinesi hanno sviluppato un sistema optoelettronico integrato, simile alla pelle, che può essere utilizzato come dispositivo indossabile per il monitoraggio della pressione sanguigna. Ideato dai ricercatori dell'Università di Tsinghua, il sistema si presenta come un nastro sottile e morbido, che può essere attaccato alla pelle per ottenere un monitoraggio dinamico della pressione sanguigna e dell'ossigeno nel sangue e trasmettere i dati in modalità wireless a terminali intelligenti in tempo reale. Il monitoraggio continuo e non invasivo della pressione sanguigna è essenziale per il trattamento delle malattie cardiovascolari. Il bracciale per la pressione sanguigna più comunemente usato è scomodo e risulta difficile realizzare il monitoraggio continuo della pressione sanguigna. I ricercatori hanno quindi sviluppato una strategia per il monitoraggio della pressione sanguigna basata su principi ottici e hanno utilizzato materiali biocompatibili per fabbricare un sistema optoelettronico, simile alla pelle, che può essere applicato uniformemente all'epidermide. Misurando l'assorbimento della luce con diverse lunghezze d'onda da parte del sangue, è possibile misurare il volume e la velocità del flusso ematico per calcolare la pressione e l'ossigeno nel sangue. Il sistema può essere collegato al polso e i dati misurati possono essere trasmessi a terminali, come gli smartphone, in tempo reale attraverso un chip Bluetooth integrato. Il dispositivo non è influenzato dal movimento e può essere utilizzato in mobilità. Studi clinici hanno dimostrato che il sistema può misurare la pressione sanguigna con un errore assoluto inferiore a 10 millimetri di mercurio, valore che soddisfa gli standard del monitoraggio medico. Secondo il gruppo di ricerca, il dispositivo si avvale dell'innovazione del modello teorico e del design e consente una nuova strategia per ottenere un monitoraggio dinamico a lungo termine della pressione sanguigna e dell'ossigeno nel sangue. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista National Science Review. (

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