Sanremo

È quasi Sanremo, Carlo Conti nel nome di Ezio Bosso

‘La musica come la vita si fa solo in un modo: insieme’. Nella prima conferenza della settimana, parlano Gerry Scotti e Antonella Clerici

I tre della prima serata
(laRegione)
10 febbraio 2025
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Con puntualità se non svizzera almeno ticinese, si apre la prima delle molte conferenze del 75esimo Festival della Canzone di Sanremo che inizia domani. Sul tradizionale bancone c’è la Rai carica per carica e c’è il direttore artistico Carlo Conti, prima del quale vengono gli sponsor per la felicità di Luca Poggi, a.d. di Rai pubblicità, il primo a prendere la voce e a elencare i marchi legati alle iniziative collaterali: dalla fabbrica di auto che finanzia il palco di Piazza Colombo (Raf, Big Mama, Emal Meta, Benji & Fede, Tedua) alla compagnia elettrica che illuminerà il green carpet, dai make up artist ufficiali alla ditta di cioccolata che profuma tutto corso Matteotti. Fino al palco galleggiante che è il transatlantico parcheggiato al largo di Sanremo, con sopra i Planet Funk che faranno tunz tunz in mezzo al Mar Ligure.

Inizio con Bosso

E dopo mezz’ora di motori elettrici, bibite dalla ricetta segreta, immobiliari, colonnine di ricarica, tariffe telefoniche e crociere nel Mediterraneo: “È un piacere tornare da queste parti, siete molti di più del mio Festival del 2017. Mi piace però pensare a chi è andato in pensione o a chi ci ha lasciato”. L’applauso della sala stampa per Ernesto Assante è il più sentito di tutti e accompagna Carlo Conti nel suo primo discorso ufficiale al quarto Festival da lui condotto. “Mi dicono spesso che il rinnovamento è partito da me, ma non posso dimenticare Baglioni prima e Amadeus e i suoi cinque anni poi, due che hanno reso Sanremo ancora più grande”. Delle sue tre edizioni precedenti, Conti ricorda un paio di momenti d’oro: Sammy Basso, il giovane affetto da progeria morto nel 2024, ed Ezio Bosso, che prima della sua morte, avvenuta nel 2020, salì sul palco dell’Ariston e suonò il pianoforte, lasciando un messaggio: “La musica come la vita si fa solo in un modo: insieme”. “Per questo – dice Conti – ho deciso di condividere il palco cambiando ogni sera i compagni di viaggio”. Annuncia Antonella Clerici e Gerry Scotti, confidando che se fosse stato possibile, sul palco domani ci sarebbe stato anche Fabrizio Frizzi.

‘Devi dirmi di sì’

Antonella Clerici: “Non era preventivato, mi è stato chiesto all’ultimo: ‘Devi di dirmi di sì’”. E ha detto di sì. “Tutti e tre non dobbiamo dimostrare nulla, tanto la responsabilità è di Carlo”, aggiunge. Gerry Scotti: “Sono l’uomo che ha presentato meno Festival di Sanremo d’Italia, detengo il Guinness”. Dice che “è un bel regalo, lo apprezzo tantissimo, sono stato accolto bene”, segno che nonostante le contrapposizioni tra reti televisive “quando si lavora bene e si rispettano gli altri, la cosa torna indietro”. E ancora: “Mi avete fatto sentire amato”, specificando che anche la rivalità tra ‘Io canto’ e ‘The Voice’, tra lui e Clerici, è tra reti e non tra conduttori.

La politica è fuori

Il direttore artistico non cerca polemiche, “anche se ci saranno, altrimenti non sarebbe Sanremo”. Condurrà nel rispetto di tutti, e sarà il Festival “e non Sanremo Island”. La politica è fuori: il “nessun monologo quest'anno” non viene da pressioni dall’alto e si spiega solo col fatto che “a parlare di temi importanti, anche di guerra, ci penserà la musica. E dunque, domani sera, Noa e Mira Awad in nome e per conto di Israele e Palestina, canteranno insieme ‘Imagine’ di John Lennon. Lo ha infastidito Amedeo Minghi, che sui social ha ricordato di aver cantato il conflitto in ‘Gerusalemme’ (era il 2008). A chi gliene chiede conto, Conti rivendica l’internazionalità del duetto.

La coda di conferenza ha ampi sprazzi sul futuro della Rai nella manifestazione: Scotti nega di poter condurre il Festival a Mediaset (“È più facile che lo faccia in Rai”) e la Rai dichiara di non temere la concorrenza (interesse da parte di Warner. C’è anche il tempo di una dichiarazione congiunta di antifascismo: “I fascisti mi hanno ammazzato mezza famiglia, da quale parte credete che io stia?”, dice Scotti; Conti è più preoccupato dall’Intelligenza artificiale e dai satelliti. E c’è tempo per un auspicio, quello di Antonella Clerici: “Vorrei una nuova donna alla conduzione”.