Culture

Eventi letterari Monte Verità da Merlin Sheldrake a Jojo Mayer

‘Mondi surreali – Campi magnetici’ è il titolo dell'edizione. Il 21 marzo apre l'autore e biologo inglese; il 24 marzo chiude il batterista svizzero

Merlin Sheldrake
30 gennaio 2024
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Il bisogno di poeti e pensatori che ci mostrino la strada verso una realtà migliore, soprattutto in tempi come quelli che viviamo, è sogno che i surrealisti inseguivano già cento anni fa con il Manifesto del surrealismo del 1924. Partirà da questo assunto, il 21 marzo, la serata inaugurale degli Eventi letterari Monte Verità (21-24 marzo), durante la quale si chiederà all'autore e biologo inglese Merlin Sheldrake, ospite dell'evento di apertura, come scoprire nuovi mondi nella nostra epoca. ‘Mondi surreali – Campi magnetici’, non a caso, è il titolo dell'edizione in arrivo, che intende esplorare la forza dell’arte e della letteratura per contrapporre al diktat economico la celebrazione della poesia.

La serata inaugurale con Merlin Sheldrake è in programma al PalaCinema di Locarno. Quella del biologo e celebrità mediatica è una delle sue sempre più rare apparizioni pubbliche e sarà un viaggio nella poesia dei funghi e nel loro modo di comunicare con l’ambiente circostante. Sheldrake è autore del bestseller internazionale tradotto in 26 lingue ‘L’ordine nascosto. La vita segreta dei funghi’ (nuova edizione illustrata, Marsilio 2023). Al Monte Verità, rifletterà sull’utilizzo sempre più diffuso di piante e funghi allucinogeni come l’ayahuasca e la psilocibina nel lavoro terapeutico. Con i suoi studi pionieristici sull’etnobotanica dell’Amazzonia fornirà al pubblico nuove conoscenze su questo argomento e soprattutto affinerà e amplierà lo sguardo sul mondo delle piante nel loro dialogo con noi esseri umani.

L’evento di chiusura, quello del 24 marzo, sarà la performance di Jojo Mayer, virtuoso svizzero della batteria, protagonista in un confronto serrato tra batteria e intelligenza artificiale, per saggiare i confini attuali e le possibilità future della tecnologia generativa. Invece di sfruttare, ricombinandoli, vecchi schemi, Jojo Mayer cercherà di ricavare dallo scambio Me/Machine una nuova sintassi creativa così come fecero i surrealisti con l’‘écriture automatique’.

Il programma completo del Festival sarà reso noto alla fine di febbraio.

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