letteratura

Addio alla scrittrice svizzera Silvana Abruzzese Lattmann

L'autrice è morta all'età di 104 anni. Nel corso della sua vita, la sua poesia è stata insignita per tre volte del Premio Schiller

Lattmann era nata a Napoli l’8 novembre del 1918
(Ti-Press)
25 luglio 2023
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La scrittrice e poetessa italiana naturalizzata svizzera Silvana Abruzzese Lattmann, autrice che ha fatto delle dimensioni diaristica e memorialistica le cifre della sua poesia prima e della sua prosa poi, è morta in una casa di riposo di Rüschlikon, nel canton Zurigo, all'età di 104 anni. La sua opera poetica è stata insignita per ben tre volte (1983, 1984 e 1997) del Premio Schiller, uno dei maggiori riconoscimenti letterari svizzeri.

La notizia della scomparsa è stata confermata all'agenzia italiana Adnkronos da Interlinea, la casa editrice di Novara che ha pubblicato i libri più recenti di Silvana Abruzzese Lattmann: ‘Da solstizio a equinozio. Diario amoroso’ (con una nota di Maria Antonietta Grignani, 2001); ‘Incustodite distanze. Diario poetico’ (2008); ‘Brunngasse 8’ (2011); ‘Vita e viaggi di J.L. Burckhardt. Un incontro con l'Islam dell'Ottocento’ (2016); ‘I colori della guerra’ (2019). Ha pubblicato articoli e poesie su riviste italiane e svizzere.

Nata a Napoli l'8 novembre 1918, Silvana Abruzzese nel 1954 sposò Charles Lattmann, di cui assunse il cognome, diventando cittadina svizzera e si trasferì a San Gallo. Dal 1993 abitava a Zurigo.

Tra le sue opere letterarie figurano: ‘Quindici poesie’ in ‘Almanacco dello specchio’, a cura di Marco Forti (Mondadori, 1978); ‘Le storie di Ariano’ (Vallecchi, 1980); ‘Fessura’ (Casagrande, 1985); ‘Assolo per tromba in fa maggiore’ (Casagrande, 1985); ‘Il viaggio’ (Casagrande, 1987), ‘La favola del poeta, della principessa, della parola e del gerundio’ (Casagrande, 1989); ‘Deianira’ (Casagrande, 1997); ‘Malâkut’ (All'insegna del Pesce d'Oro, 1996); ‘Incontri’ (testo italiano e inglese con tavole di Alina Kalczynska, Libri Scheiwiller, 1998).

Il memoriale sulla Seconda guerra mondiale

Silvana Lattmann ha offerto un memoriale sulla Seconda guerra mondiale tra prosa, poesia, riflessioni autobiografiche e tracce epistolari in ‘I colori della guerra’: dentro le pieghe del ricordo, Lattmann conduce il lettore nel tragico intreccio del conflitto, raccontando la fame e le paure di una giovane madre in lotta per la sua vita e per quella del suo bambino.

Ha scritto anche un libro molto curioso, ‘Brunngasse 8’, dedicato a quella via di Zurigo che era stata la sua ultima casa, prima del trasloco a Rüschlikon nella residenza per anziani. L'autrice rievoca un lontanissimo passato, rivelato dagli affreschi portati alla luce durante i lavori di restauro: la storia di una facoltosa famiglia ebrea e della sua terribile fine, vittima di un'ingiusta accusa. Aveva scritto: "Ora, da quando abito l'appartamento, per la storia sanguinosa che vi è stata scoperta, sono entrata nel mondo faticoso del rapporto con la violenza e percorro la linea della circonferenza cadendo fuori e dentro il cerchio".

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