Letteratura

Premio Strega: ha vinto una voce autentica, ha vinto Ada d'Adamo

Il suo ‘Come D'aria’ ha totalizzato 185 voti, seconda Postorino e terzo Canobbio

Ada d’Adamo
(© Premio Strega)

“Sei Daria. Sei D'aria. L'apostrofo ti trasforma in sostanza lieve e impalpabile. Nel tuo nome un destino che non ti fa creatura terrena, perché mai hai conosciuto la forza di gravità che ti chiama alla terra. Gravità, che ogni nato conosce non appena viene al mondo. Gravità che il danzatore trasforma in arte quando dalla terra spicca il volo e quando alla terra torna, per cadere e di nuovo rialzarsi. Tu non sai lo splendore quotidiano dello stare in piedi, la ‘piccola danza’ che muove ognuno nell'apparente immobilità del corpo verticale. Né immagini il mistero del peso che si trasferisce da una gamba all'altra e origina il passo”.

Ha conquistato tutti Ada d'Adamo con il suo potente libro d'esordio ‘Come D'aria’ (Elliot) da cui è tratto il paragrafo iniziale sopraccitato, un romanzo che l'ha portata alla vittoria del Premio Strega 2023 con 185 voti. La scrittrice e danzatrice, morta a 55 anni il primo aprile scorso, due giorni dopo essere entrata nella dozzina del più ambito riconoscimento letterario italiano, ha saputo della candidatura allo Strega l'ultimo giorno della sua vita.

A ritirare il Premio è stato il marito Alfredo Favi che commosso è riuscito a dire: "Un premio inaspettato e meritato" e Loretta Santini, editrice della Elliot, ha ringraziato "tutti quelli che hanno creduto in questo libro" rifiutato da molti editori. Commozione e applausi in un trionfo di felicità al tavolo della casa editrice dove sedeva anche Elena Stancanelli che ha candidato il memoir al premio, tutti con un fiore bianco, un lisianthus, che Ada amava tanto. Anche Mario Martone, alla sua prima volta al Premio Strega, grande amico della D'Adamo, aveva un fiore sulla giacca per la sua grande amica che ha scritto un libro che "ha una qualità eccellente di scrittura e ha anche un valore politico", ha detto.

Scritto durante la malattia, ‘Come d'aria’ è la voce autentica di una madre che combatte contro un tumore e racconta alla figlia disabile la loro storia. Un intreccio potente, vero e spietato, tra passato e presente che ha creato uno tsunami di consensi dal basso all'alto, che ha vinto anche il Premio Strega Giovani 2023, si è aggiudicato il voto collettivo di Strega off, ha portato alla vittoria un piccolo editore come Elliot e sono già stati acquisiti i diritti di traduzione in Francia.

Nata a Ortona nel 1967, D'Adamo si è diplomata all’Accademia Nazionale di Danza e laureata in Discipline dello Spettacolo. Ha scritto diversi saggi sulla danza e il teatro. È morta nel 2023 nella sua casa di Roma, pochi giorni dopo la candidatura del suo memoir ‘Come d’aria’ al “Premio Strega”. Alla sua memoria è stato istituito, nell’ambito della Festa della Danza di Roma, il “Premio Ada d’Adamo”, conferito a chi meglio interpreterà la fusione tra esperienza artistica e funzioni sociali.

La classifica

Non ce l'ha fatta Rosella Postorino, già vincitrice del Premio Campiello 2018, che guidava la cinquina, protagonista di un duello all'ultimo voto con ‘Mi limitavo ad amare te’ (Feltrinelli) che ha avuto 170 preferenze, attestandosi al secondo posto. L'autrice del bestseller ‘Le assaggiatrici’ ha dato voce questa volta al prezzo enorme pagato dai bambini di Sarajevo portati in Italia per salvarsi dalla guerra nel luglio 1992.

Terzo di una cinquina tutta al femminile, con quattro donne, Andrea Canobbio con ‘La traversata notturna’ (La nave di Teseo) che ha totalizzato 75 voti, quarta Maria Grazia Calandrone con i 72 voti di ‘Dove non mi hai portata’ (Einaudi) e quinta Romana Petri con il suo ‘Rubare la notte’ (Mondadori), 59 voti. A presiedere il seggio Mario Desiati, vincitore della scorsa edizione. Il totale dei voti espressi è stato di 561, pari a circa l'85% degli aventi diritto.

Gli Strega postumi

Non è la prima volta che il Premio Strega viene assegnato postumo: era accaduto con ‘Passaggio in ombra’ di Mariateresa Di Lascia nel 1995 e, prima ancora, con il ‘Gattopardo’ di Giuseppe Tomasi di Lampedusa nel 1959. Ma questa volta la vittoria di Ada d'Adamo è stata accompagnata da qualcosa di magico che si è creato intorno al suo libro: una grande storia d'amore per la vita, per la danza e un invito a considerare ogni istante vissuto come un dono.

La cerimonia di premiazione si è svolta ieri sera al Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma, trasmessa in diretta televisiva condotta da Geppi Cucciari.

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