Dalla terra alla carne, Paolo Borghi live

L’irraggiungibile perfezione del corpo umano, l’interminabile lavoro dello scultore che – immerso nel suo gesto creativo – contempla, modella, plasma. È, questa, una storia che accomuna anche Paolo Borghi, storia di saperi antichi tramandatigli dalle generazioni precedenti, un insieme di tecniche ormai quasi del tutto sostituite dalla meccanizzazione della produzione artistica, cui l'artista italiano contrappone la forte fascinazione per l’essere umano, le sue storie, la spiritualità, dalla mitologia al cristianesimo. In questa ‘Genesi in diretta – Dalla terra alla carne’, domenica 16 aprile alle 17 al Teatro San Materno di Ascona, Paolo Borghi sarà in dialogo con Riccardo Blumer, per toccare i segreti e le storie che i materiali sussurrano alle sue mani e, soprattutto, per trasformare in diretta un blocco di terra in corpo umano.

Borghi nasce a Como nel 1942. La tradizione orafa della famiglia lo avvicina al mondo dell’arte, dapprima con le tecniche di lavorazione dei metalli, poi con gli studi presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. Dagli anni 60 decide di dedicarsi interamente alla scultura, concentrandosi sull'utilizzo dei metalli. Il successo in Asia, Stati Uniti, Sudamerica, la collaborazione oltre oceano con l'architetto Philip Johnson, le mostre al Tokyo Art Expo, Art Basel, Miart di Milano, Fiac a Parigi e Biennale d’arte di Venezia. Numerose le collaborazioni con l’ambiente ecclesiastico, come la nuova monetazione per la Città del Vaticano, la realizzazione della madonna di Fatima in Terracotta per la cappella realizzata dall’architetto Paolo Zermani a Noceto e l’ambone, due altorilievi in terracotta e un crocifisso in bronzo per la Cattedrale di Lamezia Terme, progettata dall’architetto Paolo Portoghesi.