Culture

È morta Marìa Kodama, la vedova di Jorge Luis Borges

Nata a Buenos Aires il 10 marzo 1937 da padre giapponese e madre svizzero-tedesca, di professione era traduttrice

Maria Kodama
(Keystone)
27 marzo 2023
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María Kodama, vedova dello scrittore argentino Jorge Luis Borges ed erede universale della sua opera, è morta lunedì all'età di 86 anni a Vicente López, in provincia di Buenos Aires, a causa di un aggressivo cancro al seno recentemente scoperto.

La notizia del decesso è stata confermata dal suo avvocato, Fernando Soto, che ha scritto su Twitter: “Ora entrerai nel ‘grande mare’ con il tuo caro Borges. Riposa in pace, María”.

Nata a Buenos Aires il 10 marzo 1937 da padre giapponese e madre svizzero-tedesca, conobbe Borges, che era di 38 anni più grande di lei, durante i suoi studi di perfezionamento della laurea in lettere.

Erede universale del patrimonio letterario

Dopo una intensa collaborazione, accentuata dall’amore di entrambi per la lingua inglese, Kodama e l’autore di Aleph e di Ficciones si sposarono nell’aprile 1986 in una località vicino ad Asunción, in Paraguay, probabilmente per sfuggire alla legge argentina che gli impediva il matrimonio, perché lui già sposato e solo separato dalla sua prima moglie.

Borges morì quattro mesi dopo a Ginevra, dove trascorse diversi anni, e Kodama divenne l'erede universale del suo patrimonio letterario, creando la Fondazione internazionale Jorge Luis Borges di cui assunse la presidenza.

Di professione traduttrice, già alle prese con il male che ha causato la sua morte, Kodama aveva lanciato da poco il suo ultimo lavoro, un saggio storico scritto a quattro mani con Claudia Farías Gómez, intitolato “La divisa punzó”, riguardante la vita e le vicende del caudillo argentino Juan Manuel de Rosas.

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