Culture

Morto il regista Jean-Marie Straub, fu Pardo d’onore a Locarno

Con la compagna Danièle Huillet nel 2006 aveva vinto il Leone speciale per l’insieme dell’opera a Venezia. Nato in Francia, viveva a Rolle. Aveva 89 anni.

(Keystone)
20 novembre 2022
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Il regista francese Jean-Marie Straub è morto domenica a Rolle (canton Vaud), sua località di adozione. Aveva 89 anni. Con l’allora compagna Danièle Huillet, deceduta nel 2006, aveva vinto proprio nel 2006 il Leone speciale per l’insieme dell’opera alla Mostra del cinema di Venezia, con la pellicola "Quei loro incontri".

Sempre assieme a Danièle Huillet ha girato numerosi film, tra cui "Sicilia!" (Italia-Francia) presentato al Festival del cinema di Cannes nel 1999 nella sezione "Un certain regard".

Jean-Marie Straub aveva uno stretto legame con la Cineteca svizzera. L’attuale direttore Frédéric Maire ha ricordato la "lunga amicizia" che legava Straub a Freddy Buache, ex direttore dell’istituto losannese, nei cui locali lo stesso Maire ha a più riprese accolto il regista francese.

Nel 2018, in occasione dei suoi 85 anni, fu proprio alla Cineteca svizzera che Jean-Marie Straub presentò in prima mondiale il suo ultimo film, "Gens du Lac".

I film realizzati con Danièle Huillet "costituiscono un’opera essenziale alla nostra storia sociale, politica ed estetica", ha affermato Maire. L’approccio che caratterizza i loro lavori, prevalentemente di critica nei confronti della politica e della sinistra, è la rinuncia al potere illusorio ed emozionale del cinema. Con il loro stile privato delle emozioni, hanno trasposto modelli letterari quali quelli di Kafka, Böll, Malraux e Hölderlin. Hanno inoltre respinto gli aspetti commerciali e le convenzioni, resistendo al cinema tradizionale, a Hollywood e allo star system.

Nato l’8 gennaio 1933 a Metz, Straub si era formato guardando film e assistendo alle riprese di registi come Astruc, Bresson, Gance e Renoir. Fuggì dalla Francia negli anni della guerra di Algeria, trovando rifugio in Germania. Fu lì che iniziò come regista, nel 1963, con "Machorka-Muff " (tratto da un’opera di Heinrich Böll) e che divenne una delle figure del Nuovo cinema tedesco.

Nel 2017 gli venne conferito il Pardo d’onore al Locarno Film Festival.

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