L'attore scozzese è scomparso all'età di 90 anni. Lo ha comunicato la sua famiglia
L'ex star scozzese Sean Connery è morta oggi all'età di 90 anni. Lo ha annunciato la sua famiglia, come ha riferito l'emittente britannica Bbc.
Primo e iconico interprete di James Bond, ha poi dimostrato nella lunga carriera la sua versatilità conquistando un Oscar nel 1988 come miglior attore protagonista per gli Intoccabili, due Bafta e tre Golden Globes.
L'attore è morto nel sonno dopo aver combattuto una lunga malattia mentre si trovava alle Bahamas, riferisce Variety News che cita la famiglia. L'attore è stato sposato all'attrice Diane Cilento dal 1962-1973. La coppia ha divorziato nel 1973 e Cilento morì nel 2011. Connery lascia la seconda moglie, la pittrice Micheline Roquebrune, con la quale era sposato dal 1975; il figlio Jason, pure attore, figlio della prima moglie, e un nipote, figlio di Jason.
"La Scozia è in lutto", scrive la premier scozzese, Nicola Sturgeon, su Twitter. "Mi si è spezzato il cuore dopo aver saputo della morte di Sir Sean Connery. Il nostro Paese piange uno dei suoi figli più amati", continua.
1/ I was heartbroken to learn this morning of the passing of Sir Sean Connery. Our nation today mourns one of her best loved sons.
— Nicola Sturgeon (@NicolaSturgeon) October 31, 2020
https://t.co/76UGDptARp
"Sean è nato in una famiglia operaia di Edimburgo e grazie al talento e al duro lavoro è diventato un'icona del cinema internazionale e uno degli attori più affermati al mondo".
Sturgeon, leader secessionista dello Scottish National Party (Snp), ricorda Connery anche per il sostegno alla causa dell'indipendenza dal Regno Unito: "Una leggenda globale, ma prima e davanti a tutto, un orgoglioso patriota scozzese".
La leader dell'Snp rievoca tra l'altro la presenza "torreggiante" dell'attore all'inaugurazione del primo parlamento locale scozzese, nato dopo la concessione della devolution, e chiosa: "Egli è stato un sostenitore dell'indipendenza della Scozia per tutta la vita e coloro che fra noi ne condividono il credo gli riconoscono un debito di gratitudine".