Arte

GB/Germania: morta Ceal Floyer, artista tra ironia e meraviglia

12 dicembre 2025
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Ceal Floyer, artista concettuale di fama internazionale nota per le sue opere minimaliste e ironiche, è morta all'età di 57 anni dopo una lunga malattia a Berlino, dove viveva e lavorava da tempo. L'annuncio della scomparsa, avvenuta ieri, è stato dato dalla galleria berlinese Esther Schipper, che la rappresentava.

Nata da una famiglia britannica a Karachi, in Pakistan, nel 1968 e cresciuta in Inghilterra, Floyer si era formata al Goldsmiths College di Londra, emergendo negli anni '90 nel vivace panorama dell'arte concettuale britannica. La sua ricerca artistica indagava il modo in cui si costruisce il significato e come gli oggetti di uso quotidiano possano diventare arte. Scale, ombrelli, scarichi, scontrini: elementi comuni che, nelle sue mani, assumevano un nuovo valore, invitando a riflettere sul confine tra realtà e rappresentazione.

Tra le opere più celebri: Light Switch (1992–1999), proiezione di un interruttore elettrico che giocava sull'illusione della realtà; Bucket (1999), un secchio con un lettore cd che riproduceva il suono dell'acqua, senza che vi fosse acqua reale; e le performance concettuali Ink on Paper (Video, 1999) e Nail Biting Performance (2001), in cui Floyer svelava l'attesa e l'inaspettato, sfidando la percezione dello spettatore.

Il suo lavoro è stato esposto in importanti rassegne internazionali, tra cui la Biennale di Venezia del 2009, Documenta 13 di Kassel (Germania) del 2012 e le biennali a Shanghai (Cina), Liverpool (Inghilterra), Istanbul (Turchia) e Zurigo. Nel 2007 ha ricevuto il Preis der Nationalgalerie, il più prestigioso riconoscimento artistico di Berlino. Critici e appassionati la ricordano per la capacità di coniugare rigore concettuale, sottile ironia e una rara profondità emotiva.