Mostra

L’opera irrequieta di Rosalda Gilardi Bernocco

Il Museo Casorella di Locarno dedica una mostra (da domani a febbraio 2023) a una delle grandi figure della scultura negli anni Sessanta e Settanta

Ritratto dell’artista
(Casorella)
28 ottobre 2022
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‘Tra inquietudine e libertà: Rosalda Gilardi Bernocco a cento anni dalla nascita’ è il titolo dell’esposizione che il Museo Casorella di Locarno dedica all’artista ligure di nascita, ma locarnese di adozione, da domani, sabato 29 ottobre, al 5 febbraio del 2023. L’inaugurazione è prevista per oggi, alle 18.

La vita di Rosalda Gilardi Bernocco è fatta di luoghi: la natia Liguria, le Langhe collinari e gli eleganti viali di Torino fino al paesaggio di valle e di lago del Locarnese. Racchiudere in poche righe il suo percorso umano e artistico è assai difficile, considerata la vita tormentata, quanto affascinante dell’artista. Incediamo a grandi passi: dopo essersi formata all’Accademia Albertina di Torino (sotto la guida di Umberto Baglioni), plasma e costruisce il suo linguaggio espressivo guardando alle opere di Rodin e Mattioli, soprattutto le influenze più forti sono quelle di Marino Marini. Allargherà poi lo sguardo alla scultura contemporanea, in particolare Henry Moore e Jean Arp. Negli anni Cinquanta si trasferisce quindi sulle sponde del Verbano, perché sposa Luigi Gilardi. Da quel momento inizia una serie di mostre, riconoscimenti e successi.

Nel suo cammino e nelle sue opere emerge un "mai domato desiderio di libertà che riflette una certa irrequietezza per gli schemi, le convenzioni", si legge nel comunicato. Il suo è "un percorso ricco ma anche estremamente tormentato, quanto il suo lascito alla Città di Locarno. Le opere donate dall’artista, tra cui sculture, disegni, dipinti e grafiche, e il fondo archivistico sono stati catalogati nel 2000 e nel 2001". Con questa esposizione nel Museo Casorella, dedicato alle collezioni della città, "si è voluto iniziare a onorare un debito morale ed esporre quindi per la prima volta una selezione significativa di opere appartenenti a quel lascito, che testimoniano la qualità di un’artista considerata una delle grandi figure della scultura negli anni Sessanta e Settanta".

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