Scatta l'atto parlamentare. Le domande di Zanetti, Speziali, Ortelli, Piezzi e Tenconi al Consiglio di Stato

Diventano un caso politico le dimissioni della rettrice dell’Università della Svizzera italiana Luisa Lambertini, da lei annunciate pubblicamente ieri a soli due anni e mezzo dal suo insediamento alla guida dell’istituzione accademica. A sollevarlo è il Plr con un’interrogazione: nell’atto parlamentare i deputati Tiziano Zanetti (primo firmatario), Alessandro Speziali, Paolo Ortelli, Aron Piezzi e Diana Tenconi pongono una serie di domande al Consiglio di Stato, riguardanti in particolare la governance dell’Usi. Fra i quesiti: il governo ritiene che “l’attuale assetto dei rapporti e delle competenze tra rettorato, Consiglio dell’Università e altri organi di governance dell’Usi sia adeguato?”. Consiglio dell’Università attualmente presieduto da Monica Duca Widmer, dal 1995 al 2011 granconsigliera del Ppd (oggi Centro), e del quale fanno parte, tra gli altri, la consigliera di Stato e direttrice del Dipartimento educazione, cultura e sport Marina Carobbio Guscetti e il presidente della Supsi Giovanni Merlini, già deputato del Plr.
L’Università della Svizzera italiana, si premette e si sottolinea nell’atto parlamentare, rappresenta “una delle principali infrastrutture strategiche del cantone, sia sul piano scientifico-formativo, sia sul piano economico e dell’immagine di tutto il Ticino”. Nell’aprile 2022, ricordano Zanetti e colleghi, il rettore Boas Erez ha lasciato anticipatamente la guida dell’Usi: “Nel comunicato ufficiale si parlava di una decisione presa di comune accordo con il Consiglio dell’Università e si menzionavano esplicitamente ‘divergenze di vedute sulla gestione amministrativa dell’Università’ come ragione di questo passo, pur riconoscendo i risultati accademici conseguiti sotto il suo rettorato”. E si arriva a ieri, 4 dicembre, giorno in cui anche Lambertini – “in carica da poco più di due anni” – annuncia le proprie dimissioni “sia dalla funzione di rettrice sia dal ruolo di professoressa Usi con effetto al 31 dicembre 2025, dichiarando la volontà di tornare a dedicarsi alla ricerca scientifica”. Alla data della partenza di Lambertini, l’Usi, si evidenzia nell’interrogazione, “avrà così conosciuto due dimissioni al vertice in meno di tre anni”. Non solo. La durata del suo mandato risulta inferiore “a quella dei precedenti rettori, che hanno guidato l’ateneo per periodi sensibilmente più lunghi”.
Ebbene, osservano i cinque parlamentari, “questi elementi, pur nel rispetto delle decisioni personali delle persone coinvolte, sollevano legittimi interrogativi sulla stabilità della governance dell’Usi, sull’equilibrio dei rapporti tra rettorato e Consiglio dell’Università, nonché sull’eventuale esistenza (speriamo di no) di criticità di natura strutturale, organizzativa o politica che possano influire sulla capacità dell’ateneo di operare con continuità e serenità – anche agli occhi interessati del resto della Svizzera”.
Da qui le domande al governo, “considerato che il Cantone, tramite il Consiglio di Stato, ha competenze in materia di riconoscimento, finanziamento e vigilanza sull’Usi” e “che le questioni ai vertici di un’istituzione accademica di tale importanza possono avere ripercussioni significative sul suo sviluppo, sull’attrattività per docenti e studenti e sulla reputazione del Ticino nel contesto nazionale e internazionale”. Di seguito i quesiti formulati dal Plr. “Come valuta il Consiglio di Stato, nel suo insieme, la situazione venutasi a creare ai vertici dell’Usi con le dimissioni del rettore Boas Erez nel 2022 e della rettrice Luisa Lambertini nel 2025?”; il governo “ritiene che si tratti di episodi isolati o individua elementi che possano far pensare a un problema strutturale di governance?”; il Consiglio di Stato “è stato informato in modo più dettagliato, oltre ai comunicati ufficiali, sulle ragioni vere che hanno portato alla fine anticipata del mandato del rettore Erez e alle dimissioni della rettrice Lambertini?”. E ancora: “Alla luce delle divergenze di vedute sulla gestione amministrativa citate nel 2022, il Consiglio di Stato ritiene che l’attuale assetto dei rapporti e delle competenze tra rettorato, Consiglio dell’Università e altri organi di governance dell’Usi sia adeguato? Sono emerse criticità o conflitti di ruolo che richiedono un riesame della struttura di governo dell’ateneo?”.