Ticino

‘Lo sciopero porta dei risultati, quindi va fatto’

La Rete per la Difesa delle Pensioni conferma l'astensione dal lavoro il 29 febbraio. ‘Solo in Ticino non riconoscono il rincaro ai dipendenti pubblici’

(Ti-Press/S. Golay)
12 febbraio 2024
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Tira dritto l’ErreDiPi, la Rete per la Difesa delle Pensioni, in vista dello sciopero del 29 febbraio. Questo nonostante il Gran Consiglio abbia tolto dalle misure di risparmio il contributo di solidarietà del 2% e sul tavolo delle trattative tra Consiglio di Stato e sindacati ci sia la proposta di un’indennità una tantum di 400 franchi e 2,5 giorni in più di vacanza per compensare il rincaro. Sindacati che, proprio per questo motivo, non hanno ancora dato la propria adesione definitiva allo sciopero. «È l’ora di scendere dal pero e protestare per davvero», afferma Enrico Quaresmini, portavoce della Rete, presentando lo slogan che accompagnerà la protesta. «Dal settembre 2022 a oggi abbiamo dimostrato che mobilitarsi, spiegare le nostre ragioni e mettere pressione alla politica produce dei risultati. Siamo riusciti a far capire alla popolazione come alcune argomentazioni non siano credibili». Tra queste, proprio quelle legate al tema dell’adeguamento dei salari al carovita. «Dal 1993 i dipendenti pubblici hanno subito per ben otto volte un mancato adeguamento del carovita. È una scelta che ha delle conseguenze per l’intera carriera». Secondo le cifre presentate da ErreDiPi un docente che inizia a lavorare all'età di 22 anni arriverebbe infatti a perdere oltre 60mila franchi al termine della sua carriera professionale a causa del mancato riconoscimento. Un sergente di polizia, invece, oltre 47mila. «Davanti a queste cifre non ha senso parlare di qualche giorno in più di vacanza. A essere colpito è il potere d’acquisto dei lavoratori, che ha poi conseguenze per tutta l’economia e l'attrattività dell’impegno pubblico». Anche perché, aggiunge Quaresmini, «il Ticino nonostante sia il cantone con i salari più bassi è l’unico a non riconoscere un adeguamento dello stipendio. Questo – sottolinea il portavoce – nonostante non sia l’unico a prevedere un esercizio negativo per il 2024». Lo sciopero è quindi confermato «con convinzione e grande determinazione. Si tratta di un messaggio forte, ma lecito e nobile». Afferma Gabriele Colombo, membro della Rete: «Personale dell’amministrazione, docenti cantonali e comunali, personale delle polizie sono invitati a scioperare dalle 15 e a raggiungere piazzale della Stazione a Bellinzona alle 17, quando partirà il corteo verso piazza Governo».

‘Le non sostituzioni del personale peggiorano il servizio’

Non c’è però solo la questione salariale tra i motivi che portano i dipendenti in piazza. Tra le misure contestate c’è anche quella della mancata sostituzione del personale partente nella misura del venti per cento. «È una misura proposta dal governo ed estesa dal parlamento anche agli impieghi non inseriti nel piano dei posti autorizzati – spiega Michel Petrocchi a nome di ErreDiPi –. Non c’è però stata un’analisi del bisogno. Quindi chi dice che sarà una misura ‘indolore’, come si è sentito dire durante i dibattiti parlamentari di settimana scorsa, non sa di cosa parla». E la conseguenza pare chiara: «La qualità del servizio offerto ai cittadini calerà bruscamente, c’è poco da girarci attorno». Angelica Lepori ha invece voluto ricordare gli effetti che queste misure avranno anche sul settore privato: «Il mancato riconoscimento del rincaro pesa anche sugli enti affiliati, che si adeguano. A questo si aggiungono delle disparità all’interno dei comuni, dove alcuni dipendenti si vedono riconoscere il rincaro e altri, quelli assoggettati alla legge sull’ordinamento degli impiegati dello Stato e dei docenti (la Lord, ndr), invece no». L’ErreDiPi afferma che in ogni caso, durante il periodo dello sciopero, verranno garantiti i funzionamenti minimi.

I sindacati in fase di consultazione

Resta invece sempre aperta la trattativa tra sindacati e governo. Come detto, la proposta dell’esecutivo è di riconoscere un contributo di 400 franchi e 2,5 giorni supplementari di vacanza. Vpod e Ocst, da noi contattati, hanno confermato che una consultazione interna tra gli associati è al momento in corso. La scadenza è fissata con l’inizio della prossima settimana. Una volta raccolti i pareri dei propri associati le sigle sindacali decideranno se e in che modo aderire allo sciopero.

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