Ticino

Autotrasportatori e tunnel: ‘Il San Bernardino non può nulla’

La lettura del vicedirettore dell’Associazione svizzera dei trasportatori stradali (Astag) André Kirchhofer sulla chiusura del San Gottardo

André Kirchhofer
(Keystone)
11 settembre 2023
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«Non è semplice in questo momento in cui non sappiamo ancora quali saranno gli sviluppi e le tempistiche di questo problema esprimere la nostra opinione in merito, la situazione non è chiara, purtroppo. Tutto dipende, naturalmente, da quanto il tunnel rimarrà chiuso». Sono le laconiche parole del vicedirettore dell’Associazione svizzera dei trasportatori stradali (Astag) André Kirchhofer raggiunto da ‘laRegione’.

Una lettura del problema, o ad ogni modo una visione generale della questione San Gottardo, che deve andare oltre, non crede? «Sì, in effetti per i nostri associati non è più semplice viaggiare e operare attraverso questa galleria, e la ‘strada’ è sempre più complicata... e questo incidente ci conferma come vulnerabile sia questo intero sistema viario. E perciò, non bisogna aver paura di ricordarlo, il nodo sta nel fatto di aver a disposizione un solo tubo... Il traffico è sempre di più, e soprattutto in estate e durante le vacanze l'impresa si fa sempre più critica. Quindi non può che essere salutata con favore la decisione, presa nel 2016 dal popolo svizzero, di scavarne un secondo, previsto nel 2029».

L'intero anno è diventato, dunque, per Astag da ‘bollino rosso’, e non più solo i mesi estivi, è così? «Sì, lo confermo. Il traffico negli ultimi anni è sempre aumentato, con l'imbuto costante del San Gottardo che certo non aiuta, specialmente, direi, nel periodo invernale, con la chiusura del passo. E la capacità del San Bernardino non è abbastanza... non può e non riesce a compensare la galleria stradale del San Gottardo».

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