Ticino

‘Ticino 2020’, il parto. Ecco cosa prevede la riforma

Il progetto di riorganizzazione dei compiti e dei relativi flussi finanziari tra Cantone e Comuni verrà presentato in quattro serate informative

Compiti e costi
(Ti-Press)
22 maggio 2023
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Parto lungo e travagliato, ma il progetto di riforma dei flussi finanziari e della ripartizione delle competenze fra Cantone e Comuni ha finalmente visto la luce. E ora “è pronto per essere condiviso nelle sue risultanze”, fa sapere il Consiglio di Stato. ‘Ticino 2020’ sarà presentato in un ciclo di quattro serate informative (la prima domani a Bellinzona). Dopodiché “prenderà avvio la fase di informazione e consultazione dei Municipi, che avranno tempo fino al prossimo 20 ottobre per esprimersi”.

A quasi otto anni dall’avvio del progetto ‘Ticino 2020’, è stata dunque definita “la riorganizzazione dei compiti svolti dal Cantone e dai Comuni e dei relativi flussi finanziari”. La soluzione, scrive il governo, “sulla quale è stato possibile raggiungere un accordo, al termine di un intenso confronto, rappresenta un significativo passo avanti verso un’organizzazione più semplice e trasparente dei rapporti tra i due livelli istituzionali”.

I contenuti salienti: sanità, socialità, scuola, trasporti

Concretamente? Il progetto di riforma propone quanto segue. Le responsabilità nell’ambito delle assicurazioni sociali, annota il Consiglio di Stato, “saranno parzialmente dissociate”. Il Cantone si farà integralmente carico dei sussidi per la riduzione dei premi dell’assicurazione malattia (Ripam), dei costi legati ai debitori morosi LaMal e del servizio medico nelle zone di montagna. Il costo delle prestazioni complementari Avs e Ai “rimarrà condiviso, il Cantone manterrà la responsabilità politica del compito”. L’ assistenza sociale sarà totalmente a carico del Cantone. I Comuni resteranno responsabili per la prevenzione di prossimità.

Nel settore della politica a sostegno delle famiglie, sarà soppressa la partecipazione comunale per le misure di protezione dei minorenni. Decadrà quindi il co-finanziamento per le misure di promozione delle famiglie, la cui competenza passerà al Cantone. La presa a carico di lunga durata degli anziani “resterà un compito condiviso, ad eccezione degli aiuti diretti per il mantenimento a domicilio, che saranno assunti dal Cantone”.

Nell’ambito delle case per anziani e delle cure a domicilio, saranno creati “sei comprensori, coordinati da altrettante Commissioni regionali, per facilitare l’attuazione del modello integrato di gestione del settore previsto dalla Pianificazione cantonale di settore 2021/2030”. Il costo residuo a carico di Cantone e Comuni “rimarrà condiviso, con una chiave di riparto immutata (80% Comuni e 20% Cantone)”.

Nel settore delle scuole comunali “non si realizzerà una dissociazione completa delle responsabilità: nuovi e più chiari strumenti di governo del settore permetteranno tuttavia di rafforzare l’autonomia comunale nella gestione operativa degli istituti scolastici, che dovranno raggiungere una dimensione minima”. Il contributo per sezione erogato dal Cantone “sarà eliminato e compensato da un nuovo specifico strumento perequativo, basato su criteri quali il numero di allievi e la loro dispersione sul territorio”.

I meccanismi di finanziamento del servizio pre-ospedaliero d’urgenza “verranno ridefiniti, permettendo un allineamento del contributo procapite a carico dei Comuni in quattro comprensori su cinque. Il Cantone, per i compiti d’interesse cantonale, stipulerà un contratto di prestazione con la Federazione cantonale ambulanze”.

Nel trasporto pubblico resterà in vigore il principio del cofinanziamento, rinunciando però alla distinzione tra trasporto regionale e urbano. La quota a carico dei Comuni “sarà calcolata senza considerare gli elementi di perequazione indiretta”. La partecipazione comunale al finanziamento della comunità tariffale Arcobaleno viene soppressa e ripresa integralmente dal Cantone.

Neutralità finanziaria

Per assicurare la neutralità finanziaria del progetto tra Cantone e Comuni, quest’ultimi “trasferiscono parte delle loro risorse fiscali al Cantone”.

Nel quadro del progetto ‘Ticino 2020’, segnala ancora il Consiglio di Stato, è infine inserita la riforma complessiva del sistema di perequazione finanziaria intercomunale, che ha per obiettivo di assicurare risorse finanziarie adeguate a tutti i Comuni, eliminando le disfunzioni riscontrate nel sistema attuale.

Incontri con i municipi

Il progetto ‘Ticino 2020’ verrà ora presentato ai Municipi, in quattro serate pensate per coprire l’insieme del territorio cantonale. Inizieranno alle 19 e si terranno a Bellinzona (martedì 23 maggio nella Sala del Consiglio comunale), a Mezzana (giovedì 25 al Centro professionale del verde), a Rivera (martedì 30 al Centro d’istruzione della protezione civile) e a Locarno (giovedì 1. giugno nella sede del Dipartimento formazione e apprendimento della Supsi).

Dopo le quattro serate informative i Municipi saranno chiamati a esprimersi su alcuni aspetti puntuali del progetto: la consultazione prenderà avvio nel corso del mese di luglio e si concluderà il 20 ottobre.

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