Ticino

Nessun rimpasto per i dipartimenti, Carobbio al Decs

De Rosa: ‘Il prossimo quadriennio sarà difficile, la nostra una scelta di stabilità e continuità. Ho ancora tanti temi da portare avanti nel Dss'

Ha prevalso lo status quo
(Ti-Press)
6 aprile 2023
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È status quo nella ripartizione dei dipartimenti tra i consiglieri di Stato riconfermati. Di conseguenza Marina Carobbio dirigerà il Dipartimento educazione, cultura e sport (Decs) come il suo predecessore Manuele Bertoli. È quanto è stato appena deciso nella seduta costitutiva del nuovo Consiglio di Stato. Non c’è dunque stato il passaggio di Raffaele De Rosa dal Dipartimento sanità e socialità (Dss) al Decs su cui negli ultimi mesi sono girate diverse voci di corridoio. La scuola resta in mano socialista e la sanità in quella del Centro.

De Rosa: ‘Scelta collegiale di stabilità’

È lo stesso De Rosa – al termine della riunione durata quasi un'ora e mezza, e che lo ha nominato Presidente del Consiglio di Stato per il prossimo anno – a spiegare la sua scelta. «Ho portato le mie riflessioni, quindi che son stato molto onorato di dirigere un dipartimento così importante, e anche la votazione straordinaria che ho fatto mi ha molto colpito – rileva davanti alla stampa –. Credo sia importante in questo momento, pensando al prossimo quadriennio, dare un segnale di stabilità e continuità. Mettendo inseme questi elementi, in maniera collegiale tutti abbiamo concordato sul fatto che i quattro uscenti mantenessero il loro dipartimento, e che Carobbio prendesse la direzione del Decs».

‘Importante lavorare di squadra'

Una riunione lunga per una scelta così semplice, però. «È durata molto perché abbiamo discusso delle modalità di lavoro che condivideremo, collegiale nei limiti del possibile, delle sfide impegnative che ci attendono. Ci aspetta un periodo difficile, e abbiamo capito quanto sarà importante garantire il lavoro di squadra anche verso un parlamento uscito più frammentato», risponde De Rosa.

‘Ancora tanto da sviluppare e concretizzare’

Che, sollecitato ancora sulle motivazioni che l'hanno spinto a mantenere la direzione del Dss, rileva che «il quadriennio appena finito è stato intenso, abbiamo lavorato alacremente su eventi straordinari come la pandemia e le conseguenze della guerra, ma anche su dossier come la Pianificazione anziani, la sociopsichiatria, l'avvio dell'importante cantiere della Pianificazione ospedaliera... ma ci sono ancora una serie di dossier che vanno costantemente alimentati e concretizzati, pensiamo all'unità di cura integrata per i minorenni, la revisione della Legge giovani... ci sono diversi cantieri e temi che intendo continuare a sviluppare e concretizzare».

Carobbio: ‘Sono molto soddisfatta’

Dal canto suo Marina Carobbio si dichiara molto soddisfatta di essere la nuova direttrice del Decs «perché penso che per il futuro del nostro cantone il tema della formazione, dell’educazione e anche della cultura siano centrali». Nessun rammarico dunque per non aver ottenuto il Dss che, guardando al lavoro parlamentare svolto a Berna e alla formazione di medico, sembrerebbe essere più nelle sue corde? «No – risponde Carobbio –. Ho sempre detto che ero disposta ad assumere qualsiasi dipartimento. Anche perché una persona che si mette a disposizione per l'esecutivo deve essere pronta a dirigerli tutti. In ognuno si possono portare avanti delle priorità molto importanti. Perciò affronto questa sfida con grande entusiasmo nell’interesse del nostro cantone».

‘Prima di definire le priorità devo approfondire’

Delle priorità di legislatura a capo del Decs però per Carobbio è ancora prematuro parlare: «Non sapevo fino a oggi quale dipartimento avrei diretto e penso che non sarebbe nemmeno giusto dire già ora quali sono le mie priorità senza aver prima preso conoscenza a fondo dei temi. Adesso andrò oltre gli approfondimenti fatti dal di fuori durante questi mesi e prossimamente – rende noto –, appena delineate le priorità, prenderò contatto anche con i media per presentare quali sono i miei indirizzi».

‘Lo sguardo deve andare oltre i singoli dipartimenti’

L'assicurazione di Carobbio è poi quella dell’ascolto – dei docenti, delle famiglie, di chi si occupa di sport, di cultura –, «in generale dei bisogni della popolazione per dare delle risposte concrete». Mentre di fronte alle frequenti critiche verso un governo tacciato di eccessivo dipartimentalismo, la neo consigliera di Stato afferma che «bisogna lavorare assieme perché le sfide per questo cantone sono veramente tante. È nell’interesse di tutti i cittadini che si trovino delle soluzioni comuni al di là del fatto che giustamente ognuno abbia le sue posizioni». Quindi «da un lato è fondamentale che ci siano degli approfondimenti interni, e dall'altro dei confronti, ma sempre lavorando con lo sguardo oltre il singolo dipartimento e valutando nell'insieme le varie componenti».

 

 

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