Ticino

Lingua dei segni nella Costituzione sui banchi in Gran Consiglio

Nella seduta che comincerà domani all’ordine del giorno anche un ‘momento storico’ per le persone con disabilità. Forini: ‘Riconoscere i bisogni’

‘Serve una comunicazione adeguata’
(Ti-Press)
10 aprile 2022
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Nella sessione di Gran Consiglio che si inaugurerà domani, all’ordine del giorno figura anche l’aggiunta di un nuovo articolo 13 nella Costituzione cantonale, vale a dire il riconoscimento della lingua dei segni italiana e dei diritti delle persone con disabilità. "Per le persone con disabilità si tratta di un momento importante, in quanto finora la nostra Costituzione non cita minimamente le persone con disabilità", spiega il direttore cantonale di Pro Infirmis e deputato Ps Danilo Forini.

Oltre "all’importante questione del riconoscimento della lingua dei segni – sottolinea ancora il granconsigliere – l’articolo sancisce che lo Stato riconosca i bisogni specifici di tutte le persone con disabilità e in particolare si adoperi per permettere l’autonomia e la loro inclusione sociale. Questo articolo – riprende Forini – permette di porre le basi per cambiare completamente paradigma e superare l’approccio ‘assistenzialista’ privilegiando la rimozione delle barriere fisiche e mentali per permettere una piena partecipazione in autonomia delle persone con disabilità alla vita sociale, alla formazione, alla vita professionale, politica, sportiva, culturale e familiare. Partendo dall’attenzione che merita una comunicazione adeguata". Alla seduta, comunica il direttore di Pro Infirmis, "sarà presente anche una piccola delegazione di persone con disabilità per sancire il momento ‘storico’ e – se l’iniziativa venisse accettata – prepararci alla votazione popolare".

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