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Lotta al CO2, il Ppd: ‘Risorse per la transizione, senza tasse’

Iniziativa parlamentare di Agustoni: il governo dedichi i 18,5 milioni previsti dalla legge federale bocciata alle urne a progetti per ridurre le emissioni

Ti-Press
28 giugno 2021
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A due settimane dalla bocciatura popolare della Legge federale sul CO2, bocciatura che in Ticino è stata ancora più netta, il Ppd presenta la propria ricetta per l’ambiente considerata “generalmente riconosciuta la necessità di una progressiva transizione energetica con l’obiettivo di abbandonare il prima possibile le energie fossili”. Lo fa con un’iniziativa parlamentare, primo firmatario il capogruppo in Gran Consiglio Maurizio Agustoni, attraverso la quale si chiede al governo “di creare le basi legali affinché siano messe a disposizione, senza introdurre nuove imposte causali a carico della popolazione, risorse finanziarie destinate a provvedimenti volti a ridurre significativamente le emissioni di gas serra pari a quelle che sarebbero state a disposizione in caso di introduzione della nuova tassa sul CO2”. Agustoni ha già fatto i conti: “Per il Ticino, facendo astrazione della tassa sui biglietti aerei, si sarebbe trattato, applicando una mera proporzione rispetto alla popolazione, di un importo pari a circa 18,5 milioni di franchi”. Un importo che, si legge nel testo dell’iniziativa, “equivale indicativamente a circa lo 0,4% del bilancio cantonale previsto nei piani finanziari dei prossimi anni. L’importanza epocale della sfida ambientale giustifica certamente l’attribuzione di risorse adeguate senza necessariamente far capo a nuove forme di imposizione fiscale”. Anzi, proprio la questione dei prelievi fiscali previsti sono stati, per gli oppositori alla legge sul CO2, il suo “punto critico”. 

‘Sostenere e incentivare i comportamenti quotidiani’

Per Agustoni quanto proposto non è lunare: “Con riferimento agli strumenti cantonali attualmente in vigore per la promozione dell’energia rinnovabile è essenziale ricordare che già oggi esiste il Fondo per le energie rinnovabili. Si tratta di un fondo per il finanziamento di impianti che producono energia elettrica da fonti rinnovabili in Ticino, progetti di ricerca prioritariamente nel settore dell’energia elettrica e attività comunali nell’ambito dell’efficienza e del risparmio energetico”. Di conseguenza, per il capogruppo popolare democratico “l’aumento degli importi dedicati all’obiettivo della transizione energetica potrebbe essere inteso, senza pretesa di esaustività, a estendere il campo di applicazione verso tutti i soggetti privati interessati a investire (l’economia privata, per sua natura, è più rapida, innovativa e flessibile rispetto a un ente statale o parastatale), estendere la tipologia di impianti beneficiari a tutte le energie rinnovabili e neutre dal profilo dell’emissione di gas serra, nonché sostenere/incentivare i comportamenti quotidiani che riducono le emissioni di gas serra (sostituzione impianti di riscaldamento, misure di risparmio energetico ecc.)”.

Da qui, la richiesta Ppd al Consiglio di Stato (sottoscritta oltreché da Agustoni anche da Battaglioni, Berardi, Dadò, Ermotti-Lepori, Imelli, Jelmini e Passalia) di creare una base legale affinché tutto ciò diventi possibile.

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