Ticino

‘Lo Stato si occupi della gestione della crisi sanitaria’

Il partito Comunista lancia un appello e formula tre richieste al Consiglio di Stato

Appello del Partito Comunista al Governo (archivio Ti-Press)
15 novembre 2020
|

“Lo Stato torni a prendere in mano seriamente la gestione della crisi sanitaria”. A lanciare l'appello è il Partito Comunista che chiede al Consiglio di Stato di “inasprire i controlli sulle aziende con sanzioni a chi mette a rischio la salute delle lavoratrici e dei lavoratori; decongestionare il trasporto pubblico come richiesto dal sindacato degli studenti, aumentando le corse e, se necessario, requisendo i torpedoni attualmente inutilizzati delle aziende di trasporto private; porre il personale infermieristico e le risorse materiali delle cliniche private sotto controllo dell'ente pubblico fino al termine dell'emergenza sanitaria, così come avvenuto nel Canton Neuchâtel, ma anche in Spagna, ecc.”

“Sebbene l'Associazione Industrie Ticinesi (Aiti) punti il dito sul contagio nelle famiglie, la diffusione del virus avviene nel tempo di lavoro, dove i lavoratori e le lavoratrici passano più di 8,5 ore prima di rientrare a casa e trasmettere il virus ai propri familiar”, si legge in una nota. La sicurezza sanitaria “è completamente lasciata ai privati, o al buon cuore dei tycoon che devolvono un milione alla clinica privata Moncucco in totale affanno”. 

Leggi anche:
Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔