Ticino

L'Udc: 'Crisi coronavirus, il governo non aspetti troppo'

Il gruppo democentrista chiede lumi al Consiglio di Stato sui lavori del gruppo consultivo per fronteggiare la crisi: 'Le proposte arrivino subito, c'è preoccupazione'

Ti-Press
14 giugno 2020
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"Che fra i tempi dell'economia e della politica vi sia un abisso è noto, tuttavia in questo momento storico la politica ha il dovere, anzi un obbligo verso le cittadine e i cittadini, di agire celermente e dare risposte concrete senza esitazioni emanando delle misure per il rilancio dell'economia del nostro Cantone". Ne è convinta l'Udc, che in un'interpellanza inoltrata al Consiglio di Stato chiede a che punto sia il gruppo consultivo di lavoro creato per discutere di possibili misure per il rilancio economico dopo la crisi portata dal coronavirus. Perché "le misure a favore dell'economia emanate dal Consiglio federale avranno una durata determinata". E questo, si legge nel testo che vede primi firmatari Edo Pellegrini e Roberta Soldati, "implica sin d'ora che molte aziende e lavoratori si trovano in una situazione di incertezza con grandi difficoltà a pianificare il futuro". Insomma, "il Consiglio di Stato e il Gran Consiglio non possono attendere settembre per iniziare a discutere delle misure per rilanciare il nostro Cantone", scrive l'Udc. La possibile entrata in vigore delle stesse nel 2021 "per tanti può essere troppo tardi". Da qui la richiesta di informazioni sullo stato dei lavori del gruppo consultivo e su quali misure sono state prese in esame finora.

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