Ticino

Effetto Covid, in calo il numero delle imprese

Il saldo nel secondo trimestre è di 21 imprese in meno iscritte al registro di commercio. Il tasso di fallimento rimane comuque molto basso

(foto Ti-Press)
16 settembre 2020
|

Nel secondo trimestre 2020, la demografia delle imprese risulta ancora influenzata sia dal blocco delle attività sia dalle misure di supporto economiche introdotte a seguito dello sviluppo della pandemia. Il tasso di fallimento continua a essere eccezionalmente ridotto mentre aumenta il numero delle chiusure. È quanto rende pubblico l'Ire, l'Istituto di ricerche economiche dell'Usi. 

Soprattutto il numero delle cancellazioni sono stati superiori rispetto allo scorso anno. Anche a livello trimestrale, l’aumento delle cancellazioni è stato particolarmente elevato (+140 unità), ma bilanciato da una leggera crescita del numero di iscrizioni. Con riferimento alla tipologia giuridica di impresa, è diminuito ancora il numero delle società anonime (Sa) e delle succursali estere mentre è aumentato, anche se con una intensità minore, quello delle società anonime a garanzia limitata (Sagl) e delle succursali di imprese nazionali. A livello settoriale, ha invece subito una brusca frenata l’evoluzione positiva delle imprese attive nelle professioni tecniche e scientifiche mentre sono ulteriormente diminuite le imprese operanti nel manifatturiero e real estate. Il tasso dei fallimenti è invece stabile e influenzato ancora dalle misure economiche di supporto attivate a seguito della diffusione della pandemia legata al virus Covid-19. Peggiora infine ulteriormente il saldo intercantonale dei movimenti di impresa, pari a -18 unità. Gli unici settori con un saldo intercantonale positivo sono quelli legati alle attività artistiche-ricreative, Itc e amministrative di supporto.

La variazione trimestrale negativa è stata pari a -21 unità che risulta decisamente peggiore rispetto a quella dello stesso periodo dello scorso anno (pari a +117 imprese), a causa di un forte aumento del numero di cancellazioni (+172 unità rispetto al numero registrato nell’anno precedente). Le nuove iscrizioni sono tuttavia cresciute rispetto allo scorso trimestre, permettendo di assorbire parte della variazione negativa.

Nel Mendrisiotto l'evoluzione negativa peggiore

A livello geografico, l’evoluzione è stata negativa per quasi tutti i distretti. Il distretto di Mendrisio ha registrato una riduzione del numero di imprese attive sul territorio pari a -18 unità, il distretto di Lugano a -12 unità e Bellinzona a -7 unità. Sono invece aumentate le imprese attive nei distretti di Locarno e negli altri distretti, di +8 unità ciascuno.

Più proprietari svizzeri e meno gli italiani

Con riferimento invece alla proprietà delle nuove imprese iscritte, si è registrato un leggero aumento dei soci o proprietari con nazionalità svizzera (ora pari al 49% rispetto al 47% del trimestre precedente) mentre sono leggermente diminuiti quelli di nazionalità italiana. La quota di donne negli organi dirigenziali delle nuove imprese iscritte è risultata infine in calo (-2%) e pari al 22% del totale dei nuovi dirigenti societari.

Resta connesso con la tua comunità leggendo laRegione: ora siamo anche su Whatsapp! Clicca qui e ricorda di attivare le notifiche 🔔