Ticino

Rapine in Ticino: 34 nel 2019, soprattutto nel Sottoceneri

Stabile il quadro rispetto al 2018. In 2 casi su 10 estratta un'arma da fuoco e in altrettanti casi la vittima è stata minacciata con un coltello

Due su 10 con un'arma da fuoco (Ti-Press)
25 marzo 2020
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Sostanzialmente stabile il numero di rapine in Ticino. Nel 2019 ne sono state commesse 34 rispetto alle 33 del 2018, la maggior parte delle quali "sulla pubblica via" nel Luganese o nel Mendrisiotto. Poco meno della metà delle volte, fa sapere il Dipartimento delle istituzioni (Di) in una nota odierna, non è stata impiegata violenza fisica o minacce, mentre in due casi su 10 è stata estratta un'arma bianca e in altri 2 casi su 10 è stata usata un'arma da fuoco.

In crescita, lo scorso anno, le rapine a danno delle stazioni di servizio "per le quali sono stati identificati e arrestati tutti gli autori", precisa il Di. In complesso, il tasso di risoluzione dei casi di rapina è del 57%. "In totale sono stati 48 gli autori materiali; 31 di questi sono stati identificati, 24 sono stati arrestati mentre per altri 7 sono stati emanati degli ordini di arresto nazionali e/o internazionali".

Omicidi

Per quanto riguarda gli omicidi, lo scorso anno ne sono stati commessi 2 contro l'unico registrato nel 2018. Si tratta dell'uccisione di una giovane cittadina britannica all’hotel 'La Palma au Lac' a Muralto e, a fine dicembre, la morte di un 35enne del Bellinzonese a seguito di una violenta lite tra alcuni ospiti  al secondo piano della pensione 'La Santa' di Viganello.

"Il 2019 è stato segnato da alcuni eventi particolari – ricorda il Di – tra questi l’attacco con sequestro di persona ad un furgone portavalori avvenuto a Molinazzo di Monteggio. Lo stesso mezzo è poi stato impiegato dai malviventi per darsi alla fuga con ostaggio il conducente, rinvenuto legato e in buone condizioni a bordo del veicolo in Italia".

Determinanti nella risoluzione dei casi "la buona collaborazione con le autorità di altri Cantoni, con quelle federali e internazionali (prevalentemente italiane)" e "la presenza capillare (delle forze dell'ordine, ndr.) sul territorio nonché al notevole tasso" di pubblicità dei casi che ha "un effetto dissuasivo su possibili autori di reato".

Reati violenti

Diminuiti dell'1% i reati violenti: nel 2019 ne sono stati registrati 1'655. Per la maggior parte si tratta di casi di poca entità, numericamente preponderanti (1'048), e di minacce (530). "In relazione agli atti di violenza gravi – rileva il Dipartimento delle istituzioni – nel 2019 sono aumentati da 55 a 77". Fra questi figurano gli omicidi e i tentati omicidi (8) e le lesioni personali gravi (47). "Altri episodi avrebbero potuto concludersi con esiti altrettanto gravi: a Locarno, nel corso di una discussione legata a un debito in denaro per questioni di stupefacenti, un uomo ne ha ferito al collo un altro con un coltello. A Cimadera, a causa di problemi di vicinato, un uomo ha aggredito la vittima con la parte piatta della lama di un’accetta".

Prostituzione

Le prostitute annunciatesi nel 2019 sono state 260, precisa ancora il Di, e le persone attive in questo campo giornalmente sono stimate in 320. "Le nazionalità più rappresentate sono quella rumena (52%), italiana (35%) e spagnola (6%)". Le verifiche effettuate sia nei locali sia negli appartamenti situati su tutto il territorio cantonale, "in particolare nel Sottoceneri", hanno permesso di controllare 303 persone. "Di queste 20 sono state denunciate per esercizio illecito della prostituzione per aver omesso di annunciarsi alla Polizia cantonale o per aver praticato la prostituzione in luoghi non autorizzati, e una quarantina per infrazione alla Legge sugli stranieri". Inoltre "le verifiche e i regolari contatti hanno permesso di individuare alcune potenziali vittime di tratta di esseri umani o di sfruttamento della prostituzione, ma non sono emersi elementi sufficienti per l’apertura di un procedimento penale".

I locali a luci rosse attivi a fine anno erano 8, mentre gli appartamenti circa 95.

Passatori

La polizia cantonale, in collaborazione con le Guardie di confine, nel corso del 2019 ha fermato 40 persone; 26 sono state arrestate e denunciate per infrazioni al codice penale e alla Legge sugli stranieri. Usura, aiuto all’entrata e al soggiorno illegale i capi d'imputazione. I migranti trasportati da questi passatori sono risultati essere 170.

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