Ticino

Oltre mille giovani in piazza a Bellinzona per il clima (di nuovo)

In Ticino come altrove nel mondo. L'amarezza: "Abbiamo fatto tante proposte concrete, ma l'unico cambiamento che vediamo è quello climatico".

La manifestazione di oggi, 29 novembre 2019 (Ti-Press/Alessandro Crinari)
29 novembre 2019
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Oltre un migliaio, fra studenti e sostenitori più o meno giovani: non saranno i quattromila del marzo scorso, ma la massa critica che oggi pomeriggio ha manifestato a Bellinzona dimostra come il movimento non sia solo una moda, in Ticino e anche fuori i confini.

"Più marmotte meno marmitte", "alzate il c… prima che bruci": questi alcuni degli slogan che hanno dato la sveglia a un centro storico altrimenti sonnolento e deserto. Da Largo Elvezia – accanto a Piazza del Sole – il corteo si è fermato per un sit-in davanti alla Collegiata, per poi concludersi festosamente in Piazza della foca con un monito al governo: «Abbiamo fatto decine di proposte concrete – ha detto una delle coordinatrici nel corso del 'minicomizio' finale – eppure vediamo solo un cambiamento, quello climatico!»

Per questo, mentre una parte di noi si abbandona al consumismo del Black Friday, il venerdì verde rilancia e alza la posta: per il 15 maggio è previsto uno sciopero generale non più diretto solo agli studenti – prevalentemente liceali quelli visti oggi – ma anche ai lavoratori.

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