Il Segretario di Stato Usa Michael Pompeo sarà accolto in Ticino dal consigliere federale Ignazio Cassis. Sul tavolo delle discussioni, le relazioni bilaterali tra i due paesi
La diplomazia sull’asse Svizzera-Stati Uniti d’America si andrà costruendo anche fra le mura di Castelgrande. E questo grazie alla confermata visita del Segretario di Stato statunitense il prossimo weekend: Michael ‘Mike’ Richard Pompeo è atteso in Ticino, e più precisamente sulla pista dell’aereoporto di Agno, domenica 2 giugno alle 10. Il numero 2 americano – voluto e nominato dal presidente Donald Trump – sarà accolto dal consigliere federale Ignazio Cassis e dalla sua delegazione in Ticino, a conferma dunque delle indiscrezioni pubblicate dal ‘CdT’. Sì, Pompeo contraccambierà la visita di febbraio del ministro degli esteri svizzero a Washington, nell’ambito del suo ‘tour’ europeo che lo vedrà impegnato in diversi Paesi dal 30 di maggio al 5 giugno. Il capo della diplomazia americana raggiungerà la Svizzera dopo essersi recato in Germania, per un colloquio con la Cancelliera Angela Merkel.
Quanto alla visita nella Confederazione, per ragioni di sicurezza le informazioni che trapelano dal Dipartimento federale degli affari esteri (Dfae), responsabile dell’incontro bilaterale e della relativa comunicazione, sono a oggi piuttosto centellinate. A quanto ci risulta, per ora i programmi prevedono l’arrivo in Ticino di Pompeo ad Agno (probabilmente in aereoplano), con un momento di benvenuto di cui si occuperà direttamente Cassis. Dopo l’accoglienza e le fotografie di rito, le delegazioni si sposteranno al Castelgrande di Bellinzona (in automobile o più verosimilmente in elicottero, visto che il primo castello si presta ad essere raggiunto dal cielo). Anche una delegazione del Consiglio di Stato, fra cui il presidente Christian Vitta, saluterà l’illustre ospite.
Fra le mura del castello si svolgerà poi il colloquio bilateriale fra il segretario di Stato e il consigliere federale, cui farà seguito una conferenza stampa prevista a mezzogiorno in due lingue, italiano e inglese. Al centro dell’incontro le relazioni fra i due Paesi, che riprenderanno là dove si erano fermate a Washington. Cassis si era detto convinto che un accordo di libero scambio tra Svizzera e Stati Uniti poteva essere presto negoziato. Dopo la sua visita a Washington si era recato pure il ministro dell’economia Guy Parmelin ad aprile, e in seguito a maggio Ueli Maurer aveva incontrato direttamente il presidente. Ancora una volta l’auspicio di un’intesa commerciale fra i due Paesi era stata giudicata positivamente.