Ticino

Lotta alla pedofilia, in arrivo l'associazione ‘Io-no’

L'antenna, che conta di essere operativa entro la fine dell'anno, ha l'obiettivo di essere sportello, prima sia troppo tardi, per chi sente pulsioni e non vuole compiere atti

Ti-Press
31 marzo 2019
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Presto in Canton Ticino potrebbe aprire un’antenna contro la pedofilia. L’auspicio dell’associazione ‘Io-no’, a oggi in fase di costituzione, è di essere operativa entro la fine dell’anno. Ne dà notizia la ‘Rsi’. Scopo dell’associazione è quello di essere un aiuto, prima che sia troppo tardi, per coloro che sentono di provare pulsioni nei confronti di minori ma non intendono compiere materialmente l’atto. Uno sportello psicologico, insomma, che si può contattare sia via telefono sia posta elettronica. Un luogo anche fisico che si può raggiungere, almeno all’inizio, in via anonima.

L’obiettivo è poter iniziare un percorso tutto incentrato sulla prevenzione, con il fine di regimentare questo tipo di pulsioni, contenerle, confinarle. Tenendole lontane dall’atto pratico insomma, in modo da difendere e proteggere in un gesto solo sia le potenziali vittime di un abuso, sia il potenziale carnefice. Aiutarli quando ancora si è ancora in tempo. L’associazione ‘Io-no’ si ispira a quanto messo in campo da ‘Dis-no’, attiva in Svizzera francese da cinque anni, e a quanto messo in campo dal Forensisches Institut Ostschweiz in Svizzera tedesca a partire dal 2004.

Sempre la ‘Rsi’ riferisce che un sostegno economico a ‘Io-no’ potrebbe giungere dall’Ufficio federale delle assicurazioni sociali, il quale finanzia l’antenna presente in Romandia. Antenna che conta anche su finanziamenti isituzionali e di privati, che andrebbero cercati in Ticino.

Dove quello della lotta alla pedofilia è un tema sentito. Il 21 gennaio, infatti, il Gran Consiglio, con 80 favorevoli e 5 astenuti sul rapporto firmato da Sabrina Gendotti (Ppd), ha deciso di inoltrare alle Camere federali un’iniziativa cantonale che chiede di introdurre, per i reati di pedofilia, una pena minima di almeno una anno e l’inasprimento a 10 anni della pena massima.

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