Ticino

Il miliardo di coesione non piace ai comunisti

Il Partito si distanzia dalla decisione del Consiglio degli Stati favorevole al contributo svizzero agli Stati membri dell'Ue

29 novembre 2018
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“No al miliardo di coesione! L’UE è una gabbia in cui la nostra economia potrà solo soffrire. Il Partito Comunista, di fronte anche al resto della sinistra succube dei dogmi europeisti, è costretto a prendere nuovamente posizione negativa nei confronti della decisione del Consiglio degli Stati a favore del contributo miliardario da parte della Confederazione ad alcuni Stati membri dell’UE. Il “miliardo di coesione” pagato dai lavoratori del nostro Paese – si legge nella nota stampa –  finirà nelle casseforti di governi dell’Est Europa che hanno distrutto i loro Paesi, gettandoli nelle fauci della Banca Mondiale, dell’UE e della NATO. Esso è inoltre un subdolo modo per le multinazionali svizzere (sponsorizzate coi soldi di tutti noi) di saccheggiare il mercato est-europeo a loro piacimento. Il Consiglio federale regalerà i nostri soldi a governi come quelli di Polonia, Ungheria, ecc. che finora hanno saputo solo privatizzare, tagliare le pensioni, reprimere i sindacati e spesso gettato sul lastrico i loro stessi cittadini. Altro che ridurre le disparità fra paesi, queste sono pie illusioni per indorare la pillola! La Svizzera smetta di recepire passivamente i diktat dell’UE, riscopra la sua sovranità economica e investa piuttosto nell’area euroasiatica e nei paesi emergenti, a partire dai BRICS: lì sta il futuro! L’UE invece è una gabbia in cui la nostra economia potrà solo iniziare un inesorabile declino!“

 

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