Sulla rotta del Programma di agglomerato di terza generazione si è pronti a investire 8 milioni di franchi. La metà li metterà il Cantone
Il Mendrisiotto muove un altro passo verso una mobilità più sostenibile. A livello cantonale si è aggiunta, infatti, un’altra tessera al mosaico di misure messe in campo con il Programma di agglomerato di terza generazione (Pam3), che vale una trentina di milioni abbondante. Se anche il Gran consiglio ci metterà il suo sigillo si passerà una volta di più dalle proposte ai fatti, grazie a un’ulteriore iniezione di fondi. L’operazione in questo caso comporterà, infatti, una spesa globale di oltre 8 milioni; e il Cantone è pronto a fare la sua parte assicurandone più della metà, 4,2 milioni. Dal canto suo la Confederazione garantirà un contributo di un milione e mezzo, mentre i Comuni del perimetro di competenza della Commissione regionale dei trasporti (Crtm) ne investiranno quasi 2,3. Il maggio scorso i milioni stanziati sempre a favore del Pam3 erano stati 17,2.
La prossima mossa si concentrerà, in particolare, su due assi lungo i quali si sposta la viabilità alternativa. Ovvero da un parte la possibilità di imprimere una accelerata al trasporto pubblico su gomma lungo la linea portante Chiasso-Mendrisio, dall’altra la realizzazione di un percorso ciclopedonale fra Coldrerio e Mezzana, che darà modo di collegare anche la stazione ferroviaria di Balerna (al centro dell’attenzione la primavera scorsa per l’ascensore che avvicinerà la fermata Tilo e quella del bus a Bellavista).
Le parole chiave sono, dunque, tre: qualità, efficienza e accessibilità. E tutte sono a favore del servizio di trasporto pubblico, in particolare in ambito urbano. In effetti, come sottolinea lo stesso governo cantonale, “l’asse Chiasso-Mendrisio – con le sue tre linee a cadenza semi-oraria, ndr – costituisce l’asse strutturante del Distretto, con una frequentazione di 1’025’000 passeggeri l’anno, pari al 35 per cento dell’utenza complessiva delle linee dell’agglomerato”. Certo le criticità non mancano. “Soprattutto nelle ore di punta – si fa notare –, le corse del trasporto pubblico accumulano ritardi dovuti alla congestione stradale, con conseguenze per esempio sulle coincidenze alle stazioni ferroviarie del Distretto”.
Ecco che, Pam3 alla mano, adesso si intende mettere in atto una precisa strategia. Gli snodi? La possibilità di “stabilizzare gli orari delle corse e ridurre i tempi di percorrenza dei bus al fine di aumentare l’attrattività dell’intero sistema di trasporto pubblico dell’agglomerato, favorendo un cambiamento di ripartizione modale”. Ma anche l’esigenza di “migliorare l’informazione in tutte le fermate e avere uno standard di comfort, sicurezza e accessibilità conforme alle linee guida cantonali” e alle norme sulle barriere architettoniche. L’intendimento è altresì quello di facilitare l’attraversamento stradale a vantaggio dei pedoni e andare incontro a chi si sposta in bicicletta, un occhio agli itinerari della rete regionale dei percorsi ciclabili. Non da ultimo, si mira a “riqualificare e valorizzare lo spazio urbano”.
È in questo contesto di fondo che si inseriscono i nuovi tratti di corsie bus preferenziali (guadagnando diverse centinaia di metri), la rivisitazione delle fermate e gli interventi in corrispondenza dei principali nodi, intersezioni e rotonde nei quali il traffico subisce un rallentamento. E i punti interessati sono soprattutto in territorio di Coldrerio - ovvero all’altezza di via Valletta, del garage Amag, di via San Gottardo e della rotonda d’accesso al paese - e Balerna, all’Istituto agrario di Mezzana, all’intersezione di via Monte Generoso, al cimitero e al rondò Bellavista. Restando a Coldreiro si procederà pure a ricucire il centro paese al nucleo di villa grazie a un’opera di riqualifica urbanistica.
Gli autobus quindi avranno la precedenza in direzione di Mendrisio nella tratta verso via Valletta, in senso contrario, verso Chiasso, a ovest della rotonda di Coldrerio. Si allungherà pure la corsia preferenziale esistente a Balerna (verso Bellavista, in direzione sud), un punto dove nelle ore di punta serali si formano le colonne, agevolando così il trasporto pubblico pure tramite un accesso diretto al rondò (traslate le strisce pedonali di una settantina di metri verso nord). Lungo la stessa tratta, ma in direzione nord, verrà creata invece una nuova corsia bus sino alla fermata Bellavista, coordinata con il futuro ascensore inclinato. Quanto alle soste di linea, si metterà mano a quelle al Colle degli Ulivi, a Mercole e a Mezzana, ma, sempre a Coldrerio, si sopprimerà la fermata all’altezza del bar Ideal (dove però si sistemerà la piazzetta).
Anche in questo caso ci si sta dedicando al progetto definitivo, ma si valuta sin d’ora che per realizzarlo i lavori, che prenderanno il via nel corso dell’anno prossimo, dureranno un anno. Fermandosi ai costi, questa parte di misure richiederà una spesa globale di quasi 3,6 milioni, da spartire tra Cantone (oltre 1,6 milioni), Confederazione (1 milione) e Comuni quasi (900mila franchi).
Uno dei ‘mantra’ del Pam3 è altresì quello di “migliorare la permeabilità pedonale e l’accessibilità al trasporto pubblico”. E tra gli obiettivi, come detto, vi è appunto il completamento della rete ciclabile locale in concomitanza di nodi ferroviari o su gomma. È il caso del percorso ciclopedonale Coldrerio-Mezzana, lungo circa 1550 metri, che permetterà di offrire ai ciclisti una alternativa sicura alla strada cantonale (oggi passaggio obbligato) e un passante diretto. Per portare a termine la missione - al momento si è nella fase dell’allestimento del progetto definitivo - si interverrà migliorando l’accesso da e per via Mercole, adeguando il calibro stradale e il marciapiede dove occorre, sistemando la fermata del bus e spostando il passaggio pedonale (come a Mezzana), adattando pure le strade agricole esistenti, infine separando il traffico tramite una bordura.
Tutte misure, queste, di carattere infrastrutturale che richiederanno un investimento complessivo di quasi 4 milioni e mezzo, che sarà coperto, in condivisione, da Cantone (per oltre 2,5 milioni), Confederazione (circa mezzo milione) e Comuni (1,4 milioni). Assolto l’iter previsto, i lavori, conferma il Consilgio di Stato, “potranno prendere avvio nel corso del 2025”. La loro durata stimata è di circa 8 mesi.