Mendrisiotto

Chiasso, natura e paesaggio per il ‘nuovo’ Faloppia

Il Municipio presenta al Consiglio comunale la richiesta di un credito di 300mila franchi per elaborare il progetto definitivo di riqualifica

Oggi si presenta così
(archivio Ti-Press)
25 settembre 2022
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Chiasso avrà una nuova area paesaggistica e naturalistica grazie a un Faloppia dove la popolazione potrà trascorrere delle ore di svago. Oltre a essere l’intervento di maggiore rilevanza contenuto nel Piano d’azione comunale (Pac), la riqualifica del torrente Faloppia ha già incontrato i favori dell’Ufficio cantonale dei corsi d’acqua. Ora il Consiglio comunale è chiamato a stanziare un credito di 300mila franchi necessari all’elaborazione del progetto definitivo. Nel complesso, gli interventi costeranno 7’745’250 franchi – si tratta di una stima dei costi elaborata nell’ambito del progetto di massima – e saranno sussidiati con un tasso pari all’80 per cento da Cantone e Confederazione. Come spiega il Municipio nel messaggio, "i sussidi federali e cantonali relativi al progetto sono stati allocati nel quadriennio 2024-2028, per cui è fondamentale approntare nel frattempo le basi progettuali per concretizzare il progetto in questo arco temporale". La durata della fase progettuale è stimata in un anno e mezzo.

Il primo passo nel 2017

Quello che il Municipio di Chiasso intende ora concretizzare è un progetto di cui si parla dal novembre 2017 quando, su mandato dell’esecutivo, un gruppo di progettazione multidisciplinare "ha consegnato uno studio di fattibilità relativo alla riqualifica paesaggistica e naturalistica del fiume Faloppia". Nel maggio 2018 l’Ufficio dei corsi d’acqua ha condiviso l’approccio dello studio, chiedendo alcuni approfondimenti relativi all’idraulica del fiume. Un complemento trasmesso nel febbraio dell’anno scorso e che è stato approvato nell’agosto 2021. "Nel riscontro scritto, l’autorità cantonale ha invitato il Comune ad attivare la fase di progettazione definitiva, in modo tale d’allestire le basi, in vista di una possibile cantierizzazione del progetto nel quadriennio 2024-2028". Gli interventi, come si legge nel messaggio, sono suddivisi in due parti: la tratta urbana (dal ponte di via I° Agosto al ponte su via ai Crotti) e la tratta del Sottopenz (dal ponte lungo la strada che porta a Seseglio, nei pressi della dogana di Ponte Faloppia, fino al ponte di via I° Agosto).

Tre obiettivi per la tratta urbana

Sono tre gli obiettivi che verranno raggiunti con i lavori lungo la tratta urbana. Il progetto di rivitalizzazione del torrente permetterà di "ridare spazio vitale al corso d’acqua, favorendo uno sviluppo naturale della flora e della fauna; eliminare i deficit idraulici mettendo in sicurezza le aree adiacenti al fiume, proteggendole dalle esondazioni, e favorire la fruibilità del corso d’acqua, permettendo alla popolazione di accedere a spazi naturali e a contatto con l’acqua". Tra gli interventi previsti per questa zona spicca la "demolizione del muro esistente in sponda sinistra e ampliamento dell’alveo con la creazione di un percorso d’argine fruibile". Allo stesso modo "verrà riutilizzata la testa d’argine per la realizzazione sia del cordolo divisorio su via Chiesa, sia di gradini per consentire l’accesso all’alveo". La sponda sinistra "risulterà naturale grazie al rinverdimento con arbusti autoctoni". Via Chiesa diventerà "strada a zona pedonale con accesso veicolare limitato e senso unico di marcia". Per dare maggiore spazio al fiume, "i 53 posteggi esistenti vengono traslati interamente lungo via Milano" e verranno realizzate tre passerelle ciclopedonali che collegano via Milano e via Chiesa.

Lungo via Sottopenz

Passando al Sottopenz, "questo tronco del Faloppia è caratterizzato dalla presenza di sei soglie di varie altezze che ostacolano la libera migrazione della fauna ittica". Nel tratto sono presenti anche le confluenze con i torrenti Roncaglia e Raggio. I principali obiettivi naturalistici riguardano la rivitalizzazione degli ambienti fluviali e perifluviali, la valorizzazione delle comunità biologiche acquatiche e terrestri, il recupero della connessione con il bosco del Penz e la rivitalizzazione della confluenza con il torrente Raggio. Il progetto crea quindi "le premesse per ripristinare i corridoi ecologici". Grazie agli interventi sarà tra gli altri possibile "ripristinare una sinuosità del corso d’acqua, diversificando gli ambienti acquatici e inserendo ripari per la fauna (siepi e boschetti golenali)". I lavori in questo tratto di circa 1,6 chilometri sono stimati in 2,5 milioni e coinvolgono anche Balerna e Novazzano. "La proposta di suddivisione dei costi, avallata dai rispettivi esecutivi, fonda su una suddivisione proporzionale ai metri quadrati di sponda: 1’590 metri Chiasso, 1’290 Balerna e 300 Novazzano".

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