Mendrisiotto

‘inComune’, nuove geometrie a Castel San Pietro

Aperto il concorso di progettazione per riqualificare l’ingresso del nucleo. Ne parliamo con il sindaco Alessia Ponti

L’area dell’ex Diantus
(archivio Ti-Press)
11 luglio 2022
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Ridisegnare il centro del comune. È questo l’obiettivo del concorso di progettazione per il nuovo comparto ‘inComune – nuove geometrie Castel San Pietro’, di cui sono aperte da ormai qualche giorno le iscrizioni. Committente e promotore dell’iniziativa è il comune stesso, il quale funge da ente banditore per tramite del suo Municipio. Portavoce dell’iniziativa è Alessia Ponti, sindaco del comune che ci spiega essere «il primo concorso di pianificazione architettonica del comune di Castel San Pietro». A coordinare il concorso è invece l’atelier Ribo SA di Cadenazzo con cui «è stato fatto uno studio di fattibilità e da esso abbiamo deciso di aprire questo concorso di architettura – aggiunge Ponti –. L’obiettivo è quello di coinvolgere la maggior parte dei professionisti del settore, architetti, urbanisti, ingegneri del traffico, in modo che ci si occupi di tutto quello che è il tema del centro paese. Tra i temi viabilità, luoghi di incontro, piazza, eventuali appartamenti a pigione moderata e autosilo. Insomma, una riqualifica del centro paese sulla base delle nostre attuali esigenze e necessità».

Riqualificare l’ingresso al nucleo

L’obiettivo è, dunque, quello di riqualificare l’ingresso al nucleo e dotarlo dei servizi che possono essere accolti all’interno dello stesso, nell’area occupata attualmente dall’ormai dismessa Diantus Watch. Il nuovo comparto sorgerebbe in prossimità del nucleo storico di Castel San Pietro e sulla via di comunicazione principale che collega alla Città di Mendrisio. Sull’importanza del nome, Alessia Ponti dice che «‘inComune’, è un progetto condiviso con tutti gli attori in gioco» e tiene a sottolineare che «non è un progetto imposto dall’alto, calato dal nostro esecutivo, bensì si è sviluppato pian piano sulla base d’incontri, gruppi di lavoro, condivisione tra le varie forze politiche e le varie persone presenti e attive nel nostro comune». Ponti continua aggiungendo che «l’obiettivo è proprio quello del coinvolgimento della popolazione», come già avvenuto con il sondaggio in cui è stato chiesto «cosa ci si aspettasse da un centro paese, cosa secondo la popolazione manca a Castel San Pietro, come si immaginano il centro», insomma, «un qualcosa di condiviso». All’interno di questa futura nuova area «si intende creare un’atmosfera di accoglienza e benvenuto, favorita dagli spazi d’incontro fruibili per diverse manifestazioni comunali» quali, per esempio, il ben noto Carnevale di Castello. Viene anche evidenziata la mancanza di una piazza comune per i cittadini e che grazie a questo progetto verrebbe a crearsi ovviando al problema. Inoltre, l’area a disposizione dei cittadini castellani è da considerarsi un’estensione del nucleo del paese che prevederà la riorganizzazione della viabilità e dei parcheggi, l’inserimento di nuove abitazioni intergenerazionali, l’integrazione di servizi di prossimità quali negozi, farmacia, studio medico, ufficio postale, spazi a uso delle associazioni locali e laboratori protetti e infine l’armonizzazione degli spazi liberi, verdi e minerali.

‘Nuova immagine per un comune già bello’

Le aspettative riguardo a questo progetto sono dunque alte. «Ci aspettiamo una nuova immagine di un comune che è già molto bello, ma che sarà ancora più vivibile, ancora più condiviso e che veda risolti i problemi attuali quale la mancanza di una piazza come luogo di ritrovo», ci racconta il sindaco. A sostegno di questo progetto vi è inoltre il consenso positivo da parte della popolazione di Castel San Pietro. Come continua a raccontare il sindaco, «probabilmente essere arrivati a questo punto dopo lo studio di fattibilità, aver proposto un concorso di architettura, aver fatto un lavoro preliminare con tutti i partiti politici e le varie forze politiche che ci sono nel nostro comune, ha aiutato a condividere il progetto già a partire dai suoi inizi. Diciamo quindi che l’arrivo qui è stata un po’ una conseguenza logica a tutto il lavoro propedeutico fatto prima». Interessante è anche il fatto che, durante un concorso di pianificazione e architettura, «arrivano tantissime idee anche tra le più fantasiose e disparate e da ogni dove perché non c’è un vincolo geografico alle proposte. Quindi ci aspettiamo proposte anche da architetti residenti al di fuori del nostro Cantone, magari anche fuori dalla Confederazione – conclude il sindaco –. Questa è sicuramente una grande opportunità che ci permette di vedere dettagli che magari non avremmo avuto modo di vedere e come gli altri percepiscono e immaginano il nostro territorio. Uno sguardo esterno ci permetterà sicuramente di rivalutare qualcosa che noi abbiamo sottovalutato o di mettere in luce e dare risalto ad aspetti che per noi non riteniamo più così importanti, ma che magari lo sono».

A dicembre comincia la discussione

L’importanza del progetto porta con sé molteplici benefici per il comune stesso. Grazie alla posizione strategica e geografica in cui sorgerà la nuova area comunale, il comune di Castel San Pietro garantirà ai propri cittadini attuali e futuri una posizione di pregio estremante attrattiva. Del progetto, previsto a tappe per i prossimi 10-15 anni con un costo stimato di circa 22 milioni, si comincerà a discutere a partire da dicembre. Al concorso è ammessa la partecipazione di studi di architettura che rispettano non solo le condizioni d’idoneità, ma anche quelle d’ammissione indicate sul bando. Per ulteriori informazioni su dettagli e tempistiche si possono consultare il sito www.castelsanpietro.ch o www.simap.ch. Il termine ultimo per iscriversi è venerdì 15 luglio alle 16.

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