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Copertoni selvaggi, rischio reale anche al di qua del confine

Dopo la scoperta delle discariche nel Comasco, in Ticino ci si interroga. Il Dt: ‘Non siamo in una situazione di emergenza’

I depositi selvaggi: un problema conosciuto in Svizzera
(Ti-Press)
12 aprile 2022
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Oltreconfine sono determinati ad andare fino in fondo: tant’è che sul libro degli indagati c’è già un nome (come riferito da ‘laRegione’ di ieri). Delle discariche abusive di pneumatici ‘targati Ticino’ venute alla luce appena al di là del valico, nel Comasco, del resto, sono arrivati gli echi e le cronache anche da questa parte della frontiera. Al Dipartimento del territorio (Dt) di depositi illegali, poi, ne sanno già qualcosa, memori delle esperienze del passato che hanno fatto contare a decine di migliaia i copertoni dispersi nell’ambiente (come a Monteggio, Arzo o Arbedo-Castione). Anzi, ammette Mauro Togni, capo dell’Ufficio dei rifiuti e dei siti inquinati, qualche timore che si potesse scoprire qualche deponia inattesa dopo la chiusura della Pm Ecorecycling – l’azienda bersaglio di due roghi a Mendrisio, che assicurava lo smaltimento di due terzi dei volumi nel cantone – si era fatto strada. E si è concretizzato?, gli chiediamo. «No – ci risponde il capoufficio –, sin qui non abbiamo ricevuto delle segnalazioni».

Lo smaltimento, tema ben presente

Quanto accaduto nel Comasco riporta comunque d’attualità il tema dello smaltimento delle gomme dei veicoli: in Ticino sono più d’una le ditte attive sul versante della raccolta e dell’eliminazione. Tema ben presente pure alla categoria che i copertoni li maneggia ogni giorno, come i garagisti, come testimonia lo stesso portale web dell’Upsa, l’Unione professionale svizzera dell’automobile. Sito sul quale si invita chi si occupa del commercio, del montaggio e, appunto, dello smaltimento "a fornire il loro contributo per uno smaltimento ecologico degli pneumatici usati". In effetti, sul totale di circa 50mila tonnellate di copertoni usati prodotti ogni anno in Svizzera, si fa sapere, "sono ancora molti quelli che finiscono nelle discariche selvagge". Certo c’è la consapevolezza che un processo "serio e rispettoso dell’ambiente è molto caro". L’Upsa indica una forchetta che va dai 2 franchi e 50 ai 3 franchi e 50 franchi per ogni pneumatico usato di veicolo leggero il costo al consumatore quale tassa.

‘Non c’è una situazione di emergenza’

In questo momento, sollecitiamo ancora il capo dell’Ufficio dei rifiuti e dei siti inquinati, ci sono problemi su questo versante? «Posso dire che oggi in Ticino non sussiste una situazione d’emergenza nella gestione dello smaltimento delle gomme», ribadisce Togni. C’è di più: «A differenza di altre – precisa ancora – questa non è una attività problematica dal profilo ambientale. Anche lo pneumatico in sé non è un rifiuto pericoloso rispetto ad altri, penso al legno o agli oli esausti, ad esempio».

Copertoni e categorie

Quindi anche il percorso a ritroso, quanto a recupero o smaltimento non dovrebbe essere problematico? «Esistono – ci spiega il capoufficio del Dt – due categorie di copertoni. La prima, riutilizzabile, viene trattata (riprofilata) e commercializzata dalla Svizzera verso l’estero; la seconda, l’usato vero e proprio, va trattata come un rifiuto da smaltire e viene bruciato nei cementifici e nei termovalorizzatori».

C’è chi tenta un forma di riciclo del materiale (come era nel caos della Pm Ecorecycling)? «Vi è stato pure un tentativo di riutilizzare le gomme all’interno dell’asfalto – conferma Togni –, ma non è una soluzione ecologica o sostenibile».

Per finire, oggi vi è un controllo del settore? «Controlliamo le ditte autorizzate ma è impensabile, con le forze a disposizione, verificare in maniera sistematica tutti i rifiuti sul territorio cantonale».

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