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Mendrisiotto: il 30% delle strade cantonali è fonoassorbente

Il punto con il capoufficio Prevenzione rumori, che spiega: ‘In tutto il cantone vengono posati 20 chilometri di asfalto all’anno’

Obiettivo: ridurre nettamente il rosso
9 febbraio 2022
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Circa il 30% delle strade cantonali del Mendrisiotto che necessitava di interventi contro il rumore è già stato riqualificato con asfalto fonoassorbente. A svelarcelo è Ennio Malorgio, capoufficio Prevenzione rumori del Dipartimento del territorio (Dt), con il quale abbiamo fatto il punto sull’avanzamento delle opere di ripavimentazione varate un paio di anni fa dal Dt e in generale sul rumore eccessivo nei due poli urbani del distretto. Lo spunto? Uno studio pubblicato un paio di mesi fa dalla Banca cantonale di Zurigo, effettuato fra le dieci più grandi città svizzere e che posiziona Lugano al secondo posto come città più rumorosa del Paese. Partiamo da lì.

Come possiamo giudicare questa classifica? Lugano è davvero la seconda città più rumorosa della Svizzera?

Rilevo che lo studio si baserebbe su un rapporto dell’Ufficio federale dell’ambiente, su dati del 2015. I risultati mostrano in modo piuttosto generalizzato che nel 2015 all’interno delle località considerate diversi edifici erano sottoposti a immissioni foniche importanti dovute al traffico stradale (mi scusi: ma non solo, se ho capito bene. Non vengono tenute in considerazione solo le strade). Questo fenomeno si verifica soprattutto lungo assi stradali con forte traffico all’interno di località. Per quanto riguarda Lugano occorre comunque tener conto che nel 2015 non erano ancora stati elaborati i progetti di risanamento fonico delle strade più rumorose. Il Dt infatti proprio in quegli anni ha deciso di adottare una strategia più incisiva su tutto il territorio cantonale per far fronte al rumore stradale. Con i progetti di risanamento fonico elaborati e pubblicati nel 2018, sono stati proposti provvedimenti alla fonte, improntati principalmente sull’adozione di asfalti fonoassorbenti, che apportano dei benefici fonici rilevanti non solo alle persone a diretto contatto con gli assi stradali, ma anche in comparti più ampi di territorio. Questi progetti sono consultabili sul nostro sito www.ti.ch/rumore. L’esecuzione di tali provvedimenti è già iniziata e sarà terminata nei prossimi anni. Il Cantone si occupa di pianificare i lavori per le strade cantonali mentre per quelle comunali tale compito spetta ai Comuni. Ci si attende quindi che, con l’adozione di tutti i provvedimenti previsti, la situazione fonica di Lugano, almeno nei comparti dove tali misure saranno adottate, potrà migliorare sensibilmente dal punto di vista del rumore stradale.

Lo studio prende in considerazione solo le città più grandi. Se confrontassimo i dati relativi a Lugano con quelli, ad esempio, di Chiasso e Mendrisio, cosa ne risulterebbe? Possono essere considerate città più o meno rumorose?

Fare dei confronti dal lato acustico tra comparti territoriali con differenti caratteristiche non è semplice in quanto bisognerebbe sapere cosa si vuole confrontare, quali tipi di rumore e se considerarli complessivamente o singolarmente. Prendendo in considerazione solo il rumore stradale è evidente che più strade a forte traffico attraversano una città, maggiori saranno i problemi dal lato fonico. Se si considerano i dati dei progetti di risanamento fonico pubblicati, che ricordo riguardano le strade più problematiche sul territorio cantonale, possiamo notare come per le tre città nominate la percentuale di edifici sottoposti a immissioni superiori ai valori limite prescritti, prima degli interventi di risanamento, si aggira attorno al 14-15%, quindi da questo punto di vista si trovano in situazioni simili. Evidentemente attuando i provvedimenti previsti nei progetti la situazione migliorerà.

Da alcuni anni il Dt sta investendo molto per attutire gli effetti dei rumori, in particolar modo stradali. A che punto siamo, con focus sul Mendrisiotto, con le opere in cantiere? Ci sono grossi interventi pianificati per il 2022?

In effetti negli ultimi anni il Cantone ha fatto enormi sforzi per proporre interventi efficaci per combattere il rumore stradale. Ricordiamo che i progetti di risanamento fonico pubblicati propongono interventi che permettono di risanare circa l’80% delle strade cantonali sulle quali sarebbe necessario intervenire per ridurre le immissioni foniche. Si prevede in particolare, in questa prima fase prioritaria, la posa di asfalto fonoassorbente su circa 220 chilometri di strade cantonali. Il ritmo per l’esecuzione di tale asfalto si aggira attorno ai 20 chilometri all’anno su tutto il territorio cantonale. I lavori vengono svolti cercando di coordinarli anche con altri lavori di sottostruttura, in modo da intervenire una volta sola su un tratto stradale con un contenimento dei relativi costi e dei disagi agli utenti. I lavori stanno procedendo a buon ritmo. Sulle strade cantonali del Mendrisiotto sono stati posati in questi ultimi due anni circa il 30% degli asfalti fonoassorbenti previsti. Per l’esecuzione sulle strade comunali sono i Comuni che pianificano i lavori. Vorrei segnalare che a dimostrazione del buon lavoro che si sta svolgendo nel nostro cantone, la Confederazione ha deciso di elargire per il 2021 un importo supplementare di 1,75 milioni di franchi di contributi che l’autorità federale concede ai Cantoni in questo ambito. Il Cantone intende mantenere anche per i prossimi anni questo ritmo di lavoro. Per quanto riguarda il Mendrisiotto, per il 2022 si ha in previsione di posare circa 7 chilometri di asfalto fonoassorbente sulle strade cantonali, di cui circa la metà nei Comuni di Chiasso e Mendrisio. Occorre dire che la pianificazione dei lavori in un comparto trafficato come quello del Mendrisiotto, risulta alquanto difficoltosa. In effetti occorre fare il possibile per contenere i disagi causati da questi lavori.

Il rumore non è però dato solo dal traffico veicolare. Che tipo di indicazioni potete dare a enti pubblici, aziende e privati cittadini per cercare di ridurre al minimo possibile questi disagi?

Oltre al traffico stradale vi sono altre fonti di rumore che influenzano il paesaggio sonoro di un luogo, come ad esempio la ferrovia, l’industria, le arti e mestieri o anche i cosiddetti rumori quotidiani. Anche il comportamento individuale può essere determinante, si pensi ad esempio allo stile di guida dei conducenti non consono alla situazione in cui si trovano o agli schiamazzi notturni. Il modo migliore per combattere e contenere il rumore sarebbe quello di ridurlo alla fonte. Occorrerebbe evitare rumori inutili. Un uso parsimonioso del mezzo individuale, l’utilizzo dei mezzi pubblici, la condivisione dell’auto possono senz’altro contribuire a ridurre le emissioni foniche, in quanto favorirebbero un’importante riduzione del traffico. Anche per limitare i rumori quotidiani basterebbero semplici accorgimenti che potrebbero essere adottati da tutti. Pensiamo ad esempio all’utilizzo di tosaerba elettrici in sostituzione di quelli a benzina o di altri utensili simili. In generale possiamo dire che un comportamento rispettoso dell’ambiente e delle persone contribuisce a evitare rumori inutili. Il Cantone è attento a tale problematica e nel limite delle sue competenze cerca di attuare in modo sostenibile una strategia che ha l’obiettivo di contenere il rumore e di ridurlo dove possibile, salvaguardando quelle zone non ancora compromesse da rumori dannosi o molesti, nell’ottica di valorizzare un paesaggio sonoro di qualità.

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