Mendrisiotto

Chiasso perde abitanti, Mendrisio ne guadagna

Tendenze contrarie nei due poli del Distretto. In comune il calo degli attinenti e la crescita degli stranieri

Chiasso, 2000. La soglia dei 10mila abitanti? Un miraggio
(Ti-Press)
14 gennaio 2022
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Due poli, un Distretto e tendenze demografiche contrarie. Mentre Chiasso anche nel 2021 accusa il colpo della decrescita, Mendrisio tiene e anzi avanza seppur di poco. Al capoluogo bastano, infatti, 6 abitanti in più per iscriversi tra i Comuni del Mendrisiotto che chiudono l’annata vecchia con un saldo positivo. Alcuni segnali di una inversione di rotta dopo anni in calo, in effetti, ci sono sul territorio regionale. Anche se non si può certo dire risolto quello che, domenica scorsa, il sindaco della cittadina di confine Bruno Arrigoni ha ammesso essere un «grosso problema», conosciuto peraltro da diversi enti locali ticinesi.

Chiasso, il Municipio ‘monitora’ la situazione

Una sfida importante, quella demografica, che Chiasso dichiara di voler vincere. Per il momento ha iniziato col tirare le somme, facendo i conti con una flessione, a livello di popolazione, di 183 residenti: si è passati di fatto dai 7’727 cittadini del 2020 ai 7’544 di fine 2021. Evidente anche la differenza tra nuove nascite – 28 contro le 41 dell’anno precedente, una diminuzione dopo la stabilità del recente passato – e i decessi, 105, comunque in numero inferiore rispetto al 2020 segnato in modo indelebile dall’emergenza sanitaria da Covid-19 con 134 persone scomparse. Sotto questo profilo oggi, fa sapere il Comune chiassese, si registra “un rientro nelle cifre pre-pandemia”. Un altro dato incoraggiante è pure quello relativo ai matrimoni – ne sono stati celebrati 20 contro i 16 del 2020 –, che tornano a salire. Con i bilanci della città questi sono numeri che il Municipio monitora con attenzione”.

Meno attinenti, più stranieri

Avvicinando la lente ai dati statistici si nota subito come la contrazione dei domiciliati sia chiara, tranne in un caso: alla voce stranieri la curva sale (e non è una questione solo chiassese). Chi più chi meno, in effetti, dagli attinenti, passando per ticinesi e confederati, la presenza flette. Nel dettaglio, i ticinesi restano i più numerosi (con 1’977) ma calano di 59 unità. Più marcata, si fa osservare dal Comune, la diminuzione degli attinenti (1’755 e 66 in meno), più lieve quella dei confederati (660 e 17 in meno). Per contro compiono un balzo in avanti, come anticipato, gli stranieri, ora 1’816 a fronte dei 1’793 del 2020, con 23 cittadini domiciliati in più. Torna, poi, a comparire il segno meno (ma non dappertutto) tra i dimoranti, in totale 1’276 (erano 1’338). Qui a perdere posizioni sono le persone in possesso di un permesso ‘B’ (1’048 a fronte di 1’125) o ‘F’ (176 contro 182) mentre ne guadagnano chi ha un permesso ‘L’ (36, erano 24) o ‘N’ (16, erano 7).

Mendrisio: più abitanti e contribuenti

La Città di Mendrisio, dal canto suo, resoconto del Comune alla mano, nell’arco dell’anno scorso è riuscito a svoltare. Lo scarto, per finire è di poche unità, ma incoraggiante. Oggi il capoluogo conta globalmente 15’515 abitanti (nel 2020 erano 15’509), risultato di un andamento altalenante fra i dieci Quartieri. Andando alla ricerca di una peculiarità, balza all’occhio una realtà al femminile: nel computo le donne – 7’974 in tutto – superano gli uomini – 7’541 – in quasi tutte le voci della demografia. Un segnale del piccolo passo avanti del centro arriva anche dal confronto tra chi ha lasciato il territorio e chi lo ha scelto per traslocare. Gli arrivi – 1’294 – hanno infatti superato le partenze, 1’146. E un segno interessante arriva anche dal popolo dei contribuenti, pure in aumento. Oggi Mendrisio ne conta 13’819, ovvero 182 in più. Il segno positivo, d’altro canto, contraddistingue sia le persone fisiche (36 in più con 10’167 economie domestiche) che quelle giuridiche (80 in più con 1’589 aziende), senza trascurare i rispettivi riparti (pure in salita). Sono, per contro, tutti in discesa i numeri accanto a nascite, decessi e matrimoni: le prime si sono contratte in modo significativo (77, ovvero 18 in meno); i secondi, 139, sono pure calati di 47 (ma pure qui come a Chiasso è un conforto dopo il 2020 pandemico); i terzi sono scesi a 76 (3 in meno).

Nel raffronto tra attinenti, ticinesi, confederati e stranieri lo scenario mendrisiense ricalca la tendenza chiassese. Detto altrimenti, flettono per così dire gli ‘autoctoni’ ma si moltiplicano le persone venute da fuori Paese e, dato non ricorrente, gli apolidi (13 in totale). Scorrendo le statistiche emerge il segno meno davanti alla voce attinenti (4’154, 57 in meno) – con i domiciliati che ‘perdono’ 58 unità –, a quella dei ticinesi (5’660, 5 in meno) e dei confederati (1’107, 19 in meno). Di orientamento opposto, invece, la presenza di stranieri (3’621) con un aumento di 86 unità. I permessi più ricorrenti? I ‘C’ (Ue-Aels) con 1’863 casi.

Quartieri, chi sale e chi scende

Guardando ai dieci Quartieri della Città, poi, l’andamento demografico non è uniforme. Tra le zone che vedono lievitare il numero di abitanti si trovano Mendrisio-Borgo (+25), Salorino (+4), Capolago (+20), Genestrerio (+11) e Ligornetto (+26). Fra quelle, di converso, che vedono flettere i residenti si contano Arzo (-10), Tremona (-19), Rancate (-30), Besazio (-13) e Meride (-8). E sorprende osservare che a perdere posizioni sono più i Quartieri collinari (a eccezione di Salorino) rispetto a quelli del piano (più urbani) a fronte di una realtà sociale che sembra fuggire sempre più dai centri e dal traffico.

La carica dei cinquantenni

Nella valanga di cifre a incuriosire è anche la piramide delle età. A essere più rappresentati nella popolazione della Città di Mendrisio sono i cinquantenni: l’evidenza è schiacciante. Le più numerose sono, infatti, le persone tra i 50 e i 54 anni (1’279); segue a una incollatura chi ha tra i 55 e i 59 anni (1’276), quindi i 45-49enni (1’100). Ad attirare l’attenzione sono, però, anche i due estremi delle fasce anagrafiche. Il capoluogo si dimostra un Comune longevo: gli ultra centenari sono 11, gli ultranovantenni 245. Tra i giovani i ventenni sono assai numerosi con 1’159 ragazzi. Due facce di una medaglia specchio di una società in movimento.

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