Mendrisiotto

Nebiopoli presenta l'app che renderà il Carnevale sicuro

Grazie alla tecnologia, biglietti e afflussi saranno monitorati in tempo reale. Venerdì verrà illustrata anche al Gruppo grandi eventi

Per un controllo in tempo reale (archivio Ti-Press)
7 giugno 2021
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Per tornare alla normalità servono compromessi. Il comitato del Carnevale Nebiopoli e il suo presidente Alessandro Gazzani lo hanno dichiarato fin da subito. La prossima edizione del Carnevale si avvicina a grandi passi e sarà indispensabile essere pronti per far fronte a ogni situazione. Questa sera Gazzani e i suoi collaboratori incontreranno i 5 grossi Carnevali del Cantone per presentare loro un'app di tracciamento sviluppata e prodotta dalla BS4 Sa di Chiasso. Se accolta, il suo utilizzo potrebbe essere ampliato a livello cantonale, «altrimenti sarà la nostra idea – spiega il presidente –. Abbiamo bisogno di uno strumento che possa essere modulato a dipendenza della situazione e delle disposizioni Covid che ci saranno a febbraio. Ovviamente ci adatteremo a queste disposizioni, ma il nostro obiettivo è quello di poter svolgere la manifestazione e per questo dobbiamo valutare tutti gli scenari». La piattaforma informatica selezionata – che venerdì verrà presentata anche al Gruppo grandi eventi – permetterà di gestire tutte le fasi dell'organizzazione, partendo dalla prevendita dei biglietti. «In appoggio – aggiunge Gazzani – ci sono anche dei sensori che potranno essere applicati durante l'evento in base alle regole da rispettare, come per esempio il rispetto del numero massimo di persone». Grazie allo strumento sarà per esempio possibile dividere l'area del Carnevale in più zone per evitare assembramenti («l'accesso a determinati settori sarà possibile in base al biglietto che verrà acquistato») o controllare la gestione dei punti di accesso (pensando al corteo mascherato) e dei flussi di persone. Questi sensori sono già stati sperimentati – giusto per fare un esempio – al Duomo di Milano in occasione dell'Expo. Il loro utilizzo ha permesso di calcolare in tempo reale l'afflusso dei visitatori e quindi tenere sotto controllo la stabilità strutturale del monumento.

Prossima tappa, settembre

La macchina organizzativa si è messa in movimento. Così come lo scorso anno, il crocevia sarà il mese di settembre, quando sono attese decisioni delle autorità in merito ai grandi eventi. «Dobbiamo arrivare a settembre pronti – continua Gazzani –. Nessuno se lo augura, ma se la situazione sanitaria dovesse essere quella dello scorso anno, possiamo ancora fermare tutto come abbiamo responsabilmente fatto nel 2020». Il termine di settembre sarà utile per permettere a carri e guggen di mettersi al lavoro in vista dell'inverno 2022. «Sulla parte serate ed eventi potremo invece prenderci ancora del tempo e ragionare diversamente». Alessandro Gazzani non nasconde che «all'interno del comitato c'è un po' di timore: la responsabilità è tanta perché, se la manifestazione potrà svolgersi, il Nebiopoli sarà il primo grande Carnevale del Cantone. Per questo, più pianifichiamo, meglio sarà per noi: sapere quanti biglietti saranno venduti in prevendita ci aiuterà a tarare la macchina organizzativa». Il comitato Nebiopoli vuole quindi farsi trovare pronto. «Dopo due anni di blocco la gestione dovrà essere ottima – sottolinea Gazzani –. Da una parte per non pesare sul problema sanitario e dall'altra per l'ordine pubblico».

I test durante l'estate

Durante l'incontro in programma venerdì a Bellinzona, Nebiopoli proporrà di «poter effettuare dei test durante l'estate». L'intenzione è quella di organizzare «piccoli eventi dedicati a Chiasso e ai suoi esercenti duramente toccati dalle chiusure imposte dalla pandemia». Appuntamenti che, spiega ancora Gazzani, «permetteranno di simulare la situazione del prossimo mese di febbraio e la gestione del sistema informatico». In questi mesi Nebiopoli ha lavorato per poter tornare a festeggiare. «Abbiamo scelto di attaccare e non subire la situazione – conclude il presidente –. Servono dei compromessi per valutare determinate situazioni. Una cosa è certa: se il Carnevale potrà essere festeggiato, saremo confrontati con situazioni mai vissute in passato».

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