Mendrisiotto

Voglia di festa a San Martino, interviene la Polizia

Un gruppo di nostalgici si è recato oggi a Mendrisio, creando un assembramento. Le spiegazioni del capodicastero Samuel Maffi

Quest'anno niente giostre e bancarelle (archivio Ti-Press)
11 novembre 2020
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Il fascino di San Martino ha colpito anche quest'anno. La bella giornata, la voglia di portare avanti la tradizione e di incontrarsi ha richiamato sul prato della chiesetta di Mendrisio alcuni nostalgici che non hanno voluto rinunciare a un brindisi anche se la Fiera, come noto, ha dovuto inchinarsi al coronavirus. E per allontanare il gruppo – più delle cinque persone consentite dalle normative in vigore – è intervenuta la Polizia della Città. A raccontarci quanto accaduto è il capodicastero Sicurezza pubblica Samuel Maffi. «Intorno alle 13.30 ho imboccato l'autostrada e ho guardato verso la chiesetta, notando una serie di auto parcheggiate e un assembramento – racconta –. Da municipale e cittadino mi sono fatto una domanda. Sono un assiduo frequentatore di questo evento e sarebbe piaciuto anche a me esserci in quel momento, ma con una fiera e senza la pandemia. Le disposizioni anti Covid-19 che caratterizzano questo momento storico vanno rispettate e se la manifestazione non c'è, non c'è per tutti».

Maffi ha così avvertito la Polizia, che si è recata sul posto. «Un intervento proporzionato – sottolinea il capodicastero –. Gli agenti hanno chiesto di interrompere la festa e nessuno ha creato problemi, anzi alcune persone si sono scusate». I momò, si sa, sono amanti della festa, ma hanno quindi dimostrato comprensione. «Ho anche messo in conto di risultare antipatico andando a interrompere il gesto simbolico di una bandella, qualcosa che, in tempi migliori, è sicuramente simpatico – precisa ancora Maffi –. Era però una situazione che non si poteva tollerare, nel rispetto di chi è al fronte e sta lavorando in ospedale: quello che ho visto io poteva del resto essere segnalato da altre centinaia di automobilisti».

Nei prossimi giorni la Polizia della Città di Mendrisio continuerà a monitorare la situazione per evitare altri festeggiamenti ‘alternativi’. In casi analoghi basta una foto condivisa sui social, e oggi ce ne sono state diverse, per richiamare sul posto altre persone.

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