Mendrisiotto

Il Monte Generoso arriva nelle case degli anziani

Immagini, fotografie e poesie di Pino Bernasconi sulla montagna momò quale 'occasione di svago e momento di pace e conforto'

14 aprile 2020
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Se gli anziani non vanno alla montagna, allora sarà la montagna ad andare dagli anziani. Si potrebbe riassumere così – parafrasando in malo modo il detto comunemente usato – l'iniziativa che coinvolge le persone di una certa età da un lato e il Monte Generoso dall'altro. Ebbene sì, in questo difficile periodo il Monte Generoso è pronto, almeno virtualmente, a spostarsi e a recarsi nelle case anziani (ma non solo) ticinesi. Grazie a un'iniziativa dell'avvocato Paolo Bernasconi – sposata in tutto e per tutto dall'Atte, l'Associazione Ticinese terza età, dall'Associazione Rec e dall'editore Giampiero Casagrande – chi vorrà potrà vedere, ascoltare  e leggere, la montagna momò. “Quel clima, quei colori... – spiega il presidente dell'Atte Gianpaolo Cereghetti (e il cognome,  – potranno entrare nelle case anziani, di più, in tutte le abitazioni degli anziani ticinesi”. Messi alla prova dalle difficoltà generate dalla pandemia di Covid-19, si offrirà così un'occasione di svago e qualche momento di pace e conforto derivata da parole e immagini che parlano del loro paese e della loro giovinezza. Il tutto potrà succedere con il filmato di Stefano Mosimann, impreziosito dalle fotografie di Giosanna Crivelli e dalle poesie dialettali di Pino Bernasconi (1904-1983), quest'ultime lette e commentate fuori campo dal figlio, l'avvocato Paolo Bernasconi. Avvocato che, spiega Cereghetti, “conosce bene il dialetto” e interpreta i “testi selezionati” dal volume del padre intitolato, appunto, 'Il Monte Generoso'. Un dialetto comprensibile a tutti: “Anche il bedrettese può comunque godere del commento fuori campo”. Il filmato, della durata di all'incirca 40 minuti, alterna alle immagini girate a fine inverno, le fotografie di Crivelli. Il tutto, come detto, con l'accompagnamento poetico. Così facendo, gli uditori potranno “staccare un po' la testa da questo difficile momento”. Il video, che è già online sul sito dell'atte (www.atte.ch; il dvd è ottenibile rivolgendosi al Segretariato cantonale Atte allo 091 580 05 50), nel giro di una settimana circa verrà consegnato alle case di riposo ticinesi (insieme a una copia della raccolta di poesie di Pino Bernasconi, 'Umbri che viagian'). Per gli ospiti, infatti, come ben noto il momento è particolarmente difficile: “oltre alla presenza del virus – sottolinea Cereghetti – bisogna fare i conti con la chiusura alle visite”. Circostanze, queste, che possono far vivere agli ospiti delle strutture – anche se seguiti dal personale – un sentimento di abbandono. È anche così, allora, “che cerchiamo di esser loro vicini”. In questo caso, offrendo la possibilità di lasciarsi trasportare dalle immagini e dalle parole che portano a “situazioni che non hanno età”. Anche per rivivere il loro paese e, perché no, scampoli della loro giovinezza. Il tutto in quella che viene definita “un'atmosfera meditativa, ma non triste”.  

Una linea per scambiare quattro chiacchiere

In questo periodo, dove i ritmi sono scanditi dal coronavirus, l'Atte ha messo a disposizione un altro strumento per combattere la solitudine che può venire a crearsi a causa delle abitudini drasticamente cambiate, soprattutto per gli anziani. Le persone al beneficio della pensione che vivono sole a casa o che soffrono in modo particolare l'impossibilità di, appunto, seguire la propria routine fuori casa, possono rivolgersi al numero verde 0800 00 29 00. Una linea dov'è possibile interagire con un'operatrice a disposizione per dare indicazioni di vario genere ma anche per scambiare semplicemente quattro chiacchiere.

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