I fatti risalgono al novembre scorso. L'imputato è stato espulso per cinque anni dalla Svizzera
Quattro mesi di detenzione e cinque anni di espulsione dalla Svizzera. È questa la condanna inflitta oggi dalla Corte delle assise correzionali di Mendrisio (riunita al carcere giudiziario della Farera a seguito delle disposizioni cantonali per contenere il coronavirus) a un uomo riconosciuto colpevole di ripetuto furto, violazione di domicilio e infrazione alla Legge federale sulle armi e sulle munizioni. Nel novembre scorso l'imputato, difeso dall'avvocato Roberto Rulli, ha sottratto, in parte in correità con terzi, refurtiva per oltre 11mila franchi. I fatti riassunti nell'atto d'accusa della Procuratrice pubblica Marisa Alfier si sono svolti a Lugano, Mendrisio, Chiasso e Lucerna. Nella cantina di un palazzo di Chiasso l'uomo ha nascosto un fucile moschetto e uno ad aria compressa. La corte era presieduta dal giudice Amos Pagnamenta.