Mendrisiotto

Archiviato il Natale, i Commercianti tirano le somme

Le vendite sono state stabili, mentre la partecipazione degli attori coinvolti ‘è stata poca’. In agenda un secondo incontro con il Municipio di Chiasso

Riflessi del Natale (Ti-Press)
18 gennaio 2020
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Si definisce «moderatamente soddisfatto» Carlo Coen, il presidente della Società commercianti del Mendrisiotto (Scm), quando lo contattiamo per avere un primo bilancio delle vendite del periodo natalizio. «Grossomodo siamo in linea con i risultati dello scorso anno – spiega il presidente –. Non ci sono segnali di miglioramento, ma nemmeno di peggioramento». Il programma natalizio è stato caratterizzato dai tradizionali mercatini natalizi – «a Chiasso abbiamo registrato un aumento di presenze, a Mendrisio c’è stata una stabilità» – e dall’organizzazione di eventi collaterali. «Non bisogna però pensare che le luminarie nel centro di Chiasso, così come la pista di pattinaggio al piazzale alla Valle di Mendrisio, possano risolvere da sole i problemi del commercio», puntualizza Coen.

Autorità e commercianti al tavolo

Così come suggerito dal sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni nell’incontro di novembre (cfr. ‘laRegione’ del 28 novembre), commercianti di Chiasso e autorità cittadine si incontreranno nuovamente per tracciare un bilancio del mese appena trascorso e per, questo almeno è l’auspicio, “esprimere indicazioni costruttive” in vista dei miglioramenti che verranno introdotti il prossimo dicembre. L’appuntamento è per martedì 21 gennaio, alle 19, al ristorante Carlino di Chiasso. L’incontro sarà anche l’occasione per lanciare qualche idea su come partecipare attivamente all’imminente Carnevale Nebiopoli che quest’anno coinvolgerà anche la zona sud di Corso San Gottardo. Tornando al tema natalizio, Carlo Coen ha una sua personale spiegazione. «Bisogna lavorare maggiormente sui contenuti, che siamo noi a dover dare – commenta –. La risposta avuta dagli attori che avrebbero potuto beneficiare delle luminarie nel centro cittadino è stata poca». Questo perché «le persone si appoggiano forse troppo su quello che deve organizzare il Municipio o la Scm, senza capire che possiamo essere sì un ottimo aiuto o supporto, ma che sono anche loro a doverci fornire delle idee». I commerci o ritrovi «che si sono dati da fare» organizzando eventi natalizi specifici «hanno avuto un ottimo riscontro».

Il ruolo del centro città

L’attuale situazione geografica dei commerci, del resto, non aiuta. «La funzione di centro città come centro commerciale purtroppo non esiste più – analizza ancora Coen –. Abbiamo negozi molto belli che per motivi vari (come l’affitto o la presenza di parcheggi) sono dislocati in vari punti di Chiasso. Una situazione che penalizza tutti: sono sicuro che se tutti i negozi della cittadina si trovassero in un’unica via, venderemmo tutti il doppio». A livello commerciale il centro è giocoforza meno attrattivo e «il Municipio non può prevedere luminarie in tutta la città, ma sceglie il centro per il commercio e soprattutto per la popolazione, che ha apprezzato».

‘Servono cartelli direzionali’

Uno dei temi sempre all’ordine del giorno per il centro cittadino di Chiasso è quello dei posteggi. Dopo che le proteste per le tariffe all’autosilo Tertianum, che ha sostituito lo sterrato di viale Volta, hanno portato il proprietario a ridurre (del 25%) i prezzi (cfr. ‘laRegione’ del 3 dicembre), la situazione è cambiata? «A Chiasso sembra che la gente sia troppo abituata a vedere il parcheggio con i suoi occhi – spiega Coen –. Il messaggio fa fatica a passare: sento ancora molte persone dire che non trovano parcheggio e che non conoscono il nuovo autosilo». Oltre a un potenziamento della segnaletica, per far conoscere il posteggio al Tertianum il presidente della Scm vedrebbe di buon occhio «l’introduzione dei cartelli direzionali che indicano il numero di parcheggi ancora disponibili». L’anno appena iniziato sarà ricco di sfide per la Scm. Tra gli appuntamenti c’è il mercatino di Festate, evento dove, unitamente al Nebiopoli, le bevande vengono servite in bicchieri riutilizzabili. «Vista la concomitanza con lo schermo gigante per gli Europei di calcio, mi auguro di poter parlare a breve con tutti gli enti organizzatori coinvolti per avere un’offerta unitaria». Al comitato presieduto da Carlo Coen di impegni non ne mancheranno.

Un e-commerce cantonale

Anche la Società commercianti del Mendrisiotto si sta confrontando con la nuova Legge sull’apertura dei negozi che, lo ricordiamo, permette di prolungare l’apertura fino alle 19. «Per le zone di frontiera, che già hanno questa facoltà, non cambia nulla – spiega Carlo Coen –. I vantaggi sono da valutare per le deroghe domenicali, in caso di eventi o nei periodi estivi». Per farsi trovare pronta alle sollecitazioni dei soci, la Scm sottoporrà a breve una serie di domande alle autorità competenti. Una recente statistica ha indicato che la maggior parte dei giovani fa acquisti durante la notte. «Cosa possiamo fare per rispondere a questa tendenza? – si chiede Coen –. Tenere aperti la notte? Puntare tutti sull’ecommerce?». Una domanda, quest’ultima, sulla quale la Scm ha provato ad attivarsi studiando un’applicazione, mai decollata. «Un sito di e-commerce deve essere attrattivo, costantemente aggiornato e proporre una grandissima varietà di merce. Caratteristiche che noi, da soli, non possiamo permetterci». Ed è qui che potrebbe entrare in scena il Cantone. «Per poter fornire una grande scelta dovremmo essere un portale unico cantonale – è l’ipotesi del presidente della Scm –. Il Cantone dovrebbe elaborare una piattaforma di e-commerce con tutte le attività commerciali ticinesi e con persone pagate che si occupano della sua gestione». A essere promosse non sarebbero solo le attività «ma anche i numerosi servizi che verrebbero coinvolti per la gestione dei pagamenti e la spedizione degli ordini».

Scuola al passo dell’economia

Un altro grande ostacolo da affrontare è la costante diminuzione di posti di lavoro. «Sento spesso dire che non c’è gente specializzata – conclude Carlo Coen –. Bisogna partire proprio dalla scuola. Prima dell’inizio di ogni anno scolastico le direzioni degli istituti, specialmente quelli professionali, dovrebbero incontrare i rappresentanti dell’economia per sapere in che direzione sta andando il mercato del lavoro e adattare di conseguenza il programma di studi, di modo che uno studente alla fine del suo percorso possa subito essere pronto per entrare nel mondo del lavoro».

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