Mendrisiotto

Una rimessa per i bus gialli

Una società progetta, chiavi in mano, la sede per il nuovo deposito di Autopostale a Mendrisio. Dimenticata ormai l'opzione di Valera

L'azienda si sposterebbe di poco rispetto alla sede attuale (Ti-Press/Agosta)
20 settembre 2019
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Giusto un paio di anni fa si era pensato di ritagliare una porzione del comparto di Valera, a Mendrisio, e lì inserirci la nuova rimessa degli autobus (con annesso autolavaggio). La sola ipotesi aveva sollevato un polverone. Tant’è che, tracciata la rotta verde (da parte del Cantone) per quell’area della Città, si era arrivati, sì, a pubblicare il progetto, ma alla fine non si era andati oltre. Oggi l’intenzione di Autopostale di... cambiare casa (orizzonte il 2021) potrebbe aver trovato una soluzione alternativa. In effetti, c’è una proposta, chiavi in mano (tempo 36 mesi di cantiere), che in questi mesi ha preso forma: altri piani, nuova zona (peraltro poco distante dall’attuale base operativa di via Catenazzi). Stavolta il deposito lo si è immaginato in via Borromini, al crocevia con via Oldelli e a ridosso della zona di Cercera a Rancate. A essere mutato è pure il promotore (nonché proprietario dei terreni) dell’operazione.

A firmare la domanda di costruzione (in pubblicazione sino a mercoledì scorso) è, infatti, la Cafama Sa, società del Gruppo Rex, pronta a demolire lo stabile artigianale esistente per fare posto a un fabbricato nuovo di zecca, investendo quasi 9 milioni di franchi.

Nelle planimetrie l’edificio accoglie due ‘inquilini’ e un’ottantina di addetti: al piano terra Autopostale, con la sua rimessa dei bus, al primo e secondo livello spazi di lavoro – artigianali, industriali e amministrativi – “legati alle attività della Rexgroup Sa”. Per ‘guadagnarsi’ la licenza edilizia si è cercato di pensare a tutto, a cominciare dalla collocazione, in una ‘Zona lavorativa non intensiva’, e dal piano di bonifica (nelle vecchie strutture del 1991 vi è anche dell’amianto). La costruzione, prefabbricata e modulare, progettata dall’architetto Otto Krausbeck, sarà realizzata, come rivela la stessa Relazione tecnica, su uno degli ultimi terreni edificabili ancora liberi in zona (si parla di una superficie di oltre 6mila metri quadri), con un occhio, si assicura, alle aree adiacenti (poco distante scorre il Laveggio), “conferendo un aspetto finale di qualità ambientale”. In effetti, si fa sapere, la sistemazione esterna ha già ricevuto il nullaosta del Consorzio di manutenzione arginature del Medio Mendrisiotto e del Municipio.

La linea, insomma, è quella di occupare meno suolo (a parità di edificabilità) e restituire più verde. C’è una strategia anche sul fronte degli accessi stradali, che fanno leva sulle due arterie comunali (via Borromini e via Oldelli, appunto). Accessi che saranno potenziati da via Borromini. Cresce, per contro, la ‘fame’ di posteggi, vista pure la presenza di una azienda di trasporto. Per sistemare gli autopostali servono, annunciano i tecnici, 40 posti auto, che vanno ad aggiungersi ai 27 che rispondono al fabbisogno dei nuovi contenuti e ai 95 già esistenti (e che si intende mantenere). La somma è presto fatta: in totale la richiesta è di 162 posteggi, di cui 20 coperti. Certo, per soddisfare le esigenze di Autopostale il progetto non considera solo la rimessa ma anche la necessità di dare agio al lavaggio degli automezzi – è prevista una stazione ad hoc e un impianto di recupero delle acque –, oltre ai serbatoi per il carburante e i servizi riservati al personale. Ovvero dagli spogliatoi e le docce, alla mensa e al locale pausa. Ai piani superiori, invece, le superfici saranno destinate al gruppo Rex – che mira a espandersi sul piano industriale e amministrativo – e all’insediamento di ditte terze. Per queste ultime, però, al momento non è possibile indicare né contenuti, né numero di collaboratori. Su un punto si dà la certezza: “Non sono previste attività con emissioni nocive”.

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