Mendrisiotto

'Mendrisio ha agito in modo celere e corretto'

Il Municipio dice la sua sulla vicenda dell'aspirante agente preso... nel radar. L'interrogazione (ritirata) di Robbiani? 'Tendenziosa'

(foto Ti-Press)
6 maggio 2019
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È vero: un aspirante agente della Polizia della Città di Mendrisio è incappato in un controllo radar sul territorio urano ed è finito prima sotto inchiesta e poi davanti a un giudice. Da giustificare un eccesso di velocità: circolava a 151 chilometri orari in un tratto con il limite a 80 ad Amsteg. Ancor prima che calasse il verdetto (a inizio aprile) della Corte del Canton Uri, però, a Mendrisio si apriva un’inchiesta amministrativa – era il 12 giugno 2018 – nei confronti dell’aspirante agente. Una verifica peraltro ancora in corso e avviata “non più tardi di dieci giorni” dopo la conoscenza dell’accaduto (di cui l’aspirante si è, del resto, ‘autodenunciato’ al Centro di formazione della Polizia di Giubiasco).

È lo stesso Municipio locale oggi a voler fare chiarezza pubblicamente su fatti (che risalgono al febbraio 2018) e tempistica. A sollevare il polverone è stata un’interrogazione del consigliere della Lega Massimiliano Robbiani – presentata e ritirata nel giro di pochi giorni, “per essere (cit) 'venuto a conoscenza di quanto chiesto nell'atto parlamentare'”  – che insinuava dei dubbi sull’agire dell’amministrazione comunale.

L’autorità cittadina – ovvero comandante della Polizia e Municipio – hanno avuto un comportamento “celere, corretto e responsabile”, si replica in modo categorico in una nota. Contestate e respinte le ‘accuse’ del consigliere al mittente, con tono di biasimo è l’esecutivo adesso a bollare come “capziose e tendenziose” le affermazioni con cui Robbiani ha gettato un “ingiustificato discredito” sulle istituzioni comunali.

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