Mendrisiotto

Doppio colpo ai truffatori del ‘rip-deal’

In manette finiscono cinque persone. Sventato un tentativo a Mendrisio e sequestrate banconote false a Chiasso

(foto Ti-Press)
13 ottobre 2018
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Doppio colpo ai truffatori abili nel campo del cosiddetto rip-deal, lo stratagemma usato durante le trattative (in diversi settori come, ad esempio, quello della compravendita immobiliare) per cambiare soldi veri con banconote contraffatte. In pochi giorni, infatti, le autorità sono riuscite a far scattare le manette ai polsi di cinque persone, una delle quali colpita da un mandato d’arresto nazionale proprio perché accusata del reato di truffa. L’ultimo fermo in ordine di tempo – grazie alla stretta collaborazione tra Guardie di confine, Polizia cantonale e Ministero pubblico – è avvenuto giovedì alla dogana di Chiasso strada attorno a mezzogiorno. Stando a nostre informazioni, due uomini di origine serba a bordo di un’auto che stava entrando in Svizzera sono stati pizzicati con un sacco di… carta straccia. All’incirca 150mila euro e 30mila franchi – in banconote di grosso taglio sia per la valuta elvetica che per quella europea – poi risultati essere chiaramente dei facsimile. Uno dei due uomini fermati, inoltre, era come detto ricercato dall’autorità federale per reati della stessa natura. Per i due, si apprende, è già stato firmato il decreto d’accusa per tentata truffa. Si sarebbe inoltre già provveduto al loro trasferimento a Ginevra per essere a disposizione della competente autorità giudiziaria. Su di loro, infatti, vi sono sospetti per fatti analoghi commessi in precedenza.

Le forze dell’ordine in azione nel Mendrisiotto, però, negli scorsi giorni hanno messo a segno un altro colpo. Come comunicato dal Ministero pubblico e dalla Polizia cantonale, martedì a Mendrisio, nell’ambito di un’apposita operazione, sono state arrestate tre persone: un 29enne italiano, una 29enne italiana e un 18enne francese residenti in Italia. Il terzetto è sospettato d’aver commesso un tentativo di truffa ai danni di un ticinese. La vittima aveva pubblicato su dei siti internet annunci per la vendita di una proprietà immobiliare all’estero. Ne è seguito un incontro durante il quale i tre hanno prospettato la consegna di un acconto chiedendo nel contempo anche un’operazione di cambio da banconote di grosso taglio in euro – dei facsimile – in banconote, sempre in euro, di taglio inferiore (che avrebbe dovuto consegnare la vittima). Il tentativo di raggiro è però sfumato grazie all’accortezza della quasi vittima, che ha informato la Polizia cantonale. L’ipotesi di reato nei confronti dei tre arrestati è di tentata truffa aggravata. L’inchiesta, in questo caso coordinata dalla procuratrice pubblica Marisa Alfier, prosegue ora con l’obiettivo di verificare l’eventuale coinvolgimento degli arrestati in altre truffe perpetrate in passato.

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