Rilasciata la licenza edilizia: dopo diversi decenni si riqualificherà il comparto ex Quadri, fornendo il fabbisogno d’energia di 550 nuclei
Splende il sole sul Parco solare di Bedano. Il 2 dicembre scorso il Municipio ha infatti rilasciato la licenza definitiva al progetto, privato ma di interesse pubblico, che cambierà il volto del comparto ex Quadri. Un’ampia area, oltre tre ettari, che da decenni giace inutilizzata e in stato di abbandono. E che ora verrà finalmente riqualificata con la posa di 4’233 pannelli solari, che produrranno il fabbisogno di circa 550 nuclei famigliari, diventando l’impianto solare più esteso del cantone. Ma anche un unicum in Svizzera, come ci spiegano dal Comune: il progetto prevede infatti l’edificazione di un vero e proprio spazio verde e di svago al posto di un terreno oggi inquinato, integrato con i percorsi ciclopedonali cantonali, con il risanamento dell’edificio fortemente degradato lì presente, che verrà trasformato in una sala multiuso, a disposizione di vari utilizzi.
Il terreno come detto va bonificato e da questo punto di vista i lavori sono già iniziati. Questo, perché il sedime viene utilizzato illegalmente come discarica da parte di ignoti. Rifiuti edili, rifiuti solidi urbani, materiale di scavo. Amianto e piombo. E perfino camion, roulotte, accumuli di pneumatici: vi si trova davvero di tutto e la vegetazione cresce in maniera incontrollata, facendo regnare l’incuria. Tutt’altra cosa rispetto al passato, quando proprio lì oltre trent’anni fa sorgeva un albergo con piscina, che anni dopo la chiusura sono stati demoliti. Vi si trova solo un edificio a due livelli, alto circa sette metri, che essendo parecchio malandato è posto in stato di sicurezza ed è quello che verrà riqualificato. Al locale seminterrato sarà inserito un locale tecnico di controllo dei pannelli fotovoltaici, il pianterreno ospiterà invece la citata sala multiuso che gli istanti – la Ayegan Sa – metterà a disposizione anche di associazioni e privati.
La costruzione dei pannelli è l’ultima fase del progetto. Questi saranno sostenuti da una sottostruttura leggera, composta da profili in acciaio. Avranno un’altezza minima di 65 centimetri e un’inclinazione di 10°. I 4’233 moduli forniranno una potenza indicativa di 2’772 di kWp. Infine, si procederà alla realizzazione del parco e dell’area di svago pubblici, tutt’attorno al perimetro dell’impianto, che sono fondamentalmente il punto forte del progetto e che lo rendono un unicum in Svizzera per le sue caratteristiche. Quest’operazione permetterà di restituire alla fruizione pubblica un vasto terreno naturalistico che oggi accessibile non è, per la maggior parte. I percorsi ideati sono di tre tipi: ricreativi, sportivi e didattici. Oltre alla corsa e al ciclismo, sarà allestito un percorso Vita Parcour, con attrezzature che permetteranno un utilizzo multigenerazionale, idonee in particolare per persone in riabilitazione fisioterapeutica.
Il più grande intervento previsto all’esterno riguarda comunque i percorsi didattici, allo scopo di informare e sensibilizzare sulle tematiche delle energie rinnovabili, dell’ecosostenibilità e dell’importanza dell’approvvigionamento energetico. Pertanto, lungo il sentiero previsto nel parco saranno posate delle installazioni di tavole informative rivolte a un pubblico scolastico, accademico o di natura istituzionale, sulle quali saranno illustrate nelle tre lingue nazionali e in inglese le informazioni tecniche sul progetto, sui vantaggi dell’energia solare e in generale sull’importanza dell’impiego delle energie rinnovabili. Saranno inoltre descritte le misure di eco-compensazione che accompagnano il parco solare. Quali? L’allestimento di siepi miste indigene, la creazione di una nuova area di bosco e delle micro misure ecologiche. Le siepi miste (berberizza, corniolo, biancospino, cappel di prete, frangola comune, salice rosso, sambuco nero, viburno) contribuiranno alla biodiversità garantendo la protezione fonica verso la vicina autostrada, oltre a fungere da habitat naturale per uccelli, roditori e insetti. Su 570 metri quadrati sarà poi creata una nuova area di bosco, tra cespugli e alberi ad alto e a mezzo fusto, con più o meno gli stessi scopi delle siepi.
Infine, le micro misure ecologiche. Sarà allestita una casetta per le api, come pure dei cumuli di pietre. Questi ultimi fungeranno da habitat naturali per diversi tipi di rettili (serpenti, bisce e lucertole). Poi cumuli di ramaglia e foglie, che saranno posati in vicinanza delle siepi, creando spazi vitali per roditori (ricci, scoiattoli e arvicole), proponendo spazi sicuri lontani dalle strade. Nei pressi ci saranno anche rifugi per uccelli ed è infine prevista l’apertura di superfici sigillate, ovvero la rimozione parziale della copertura in asfalto della strada esistente a sud, agevolando la crescita controllata di piante e fiori selvatici.
Dopo un primo interessamento a cavallo fra 2021 e 2022, il progetto è stato ufficialmente avviato nel 2023 con la domanda di costruzione preliminare e da lì, in veloce successione e senza opposizioni, tutte le successive tappe istituzionali. L’inizio dei lavori di costruzione veri e propri è atteso per giugno 2025, mentre già nel 2026 l’impianto dovrebbe essere in funzione.