Luganese

‘Castagneto da vendere per ampliare casa anziani di Viganello’

La replica del capodicastero Socialità di Lugano alla commissione di quartiere di Castagnola, che ha presentato opposizione al progetto della Città

Destino tracciato ma non condiviso
(Ti-Press)
28 febbraio 2024
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La vendita dell’ex casa per anziani di Castagnola è cosa giusta e con uno scopo sociale: il ricavato servirà ad ampliare la casa per anziani di Viganello. A dirlo è il capodicastero Socialità di Lugano Lorenzo Quadri, in risposta alla commissione di quartiere di Cassarate-Castagnola-Ruvigliana che settimana scorsa ha svelato alla ‘Regione’ di aver presentato un’opposizione alla variante di Piano regolatore che intende eliminare il vincolo di pubblica utilità e permettere di conseguenza la vendita a privati della Residenza al Castagneto.

La commissione per un partenariato pubblico-privato

«A nostro avviso il vincolo (di pubblica utilità, ndr) non deve essere perso a favore di una mera riconversione abitativa – aveva detto la commissione, ricordiamo –, in quanto gli spazi possono certamente essere usati per altri scopi. Un accordo di partenariato pubblico-privato può riqualificare lo stabile, per esempio, attraverso la creazione di una serie di piccoli appartamenti per coppie di anziani, con spazi condivisi». «È un’idea sbagliata – osserva Quadri –. Non si tratta di un comprensorio adatto a iniziative di questo tipo. Anzi, vista la posizione riteniamo che la destinazione naturale dello stabile e del terreno siano degli appartamenti ad alto standing, in linea con gli edifici attigui».

‘La struttura non è adatta per gli anziani’

Come sottolinea il municipale leghista, il Castagneto non ha una vocazione sociale. «Per restare casa anziani necessiterebbe di importanti investimenti (che un paio d’anni fa erano stati stimati in circa cinque milioni di franchi, ndr), ma resterebbero comunque dei limiti strutturali: gli spazi esterni sono in pendenza e largamente inutilizzabili, quelli interni sono ridotti e ci sono differenze significative nella dimensione delle camere. Inoltre gli appartamenti protetti per anziani andrebbero inseriti in contesti diversi. In primo luogo dovrebbero essere facilmente accessibili ai mezzi di trasporto pubblici, nonché a diversi altri servizi primari. E non è questo il caso del Castagneto, che non a caso nasce come albergo». La struttura era infatti l’Hotel Boldt ed è stata trasformata in casa di riposo solo nel 1988. E malgrado i numerosi limiti, il suo ciclo vitale in realtà non è ancora esaurito: «Al momento viene affittata come ‘casa per anziani supplente’: fra il 2022 e il 2023 ha ospitato gli anziani della casa L’Orizzonte della Val Colla mentre questa veniva ristrutturata, mentre ora e fino al 2025 sono ospiti gli anziani della residenza dell’Alto Vedeggio di Mezzovico».

‘Dove prenderemmo i soldi per la casa per anziani di Viganello?’

In ogni caso, sottolinea Quadri, la dismissione è stata decisa per i limiti strutturali dell’edificio e del comprensorio. E la direzione deve essere quella della vendita: «Inutile tentare di inventarsi soluzioni pseudosociali in un posto assolutamente inadatto allo scopo. La bella vista non è sicuramente un criterio da prendere in considerazione per la realizzazione di appartamenti protetti per anziani. E, ragionando a monte, bisognerebbe poi valutare se vi sia un’effettiva esigenza di sistemazioni di questo genere o no. Bisogna essere realisti, quello è un sedime con un valore stimato in circa 14 milioni di franchi. Si tratta di soldi del contribuente che vanno utilizzati in maniera ponderata. Lo scopo proposto non è per nulla un utilizzo razionale dei soldi pubblici. Quei 14 milioni andrebbero poi presi altrove, dove? Aumentando le tasse?» si chiede il capodicastero Socialità.

‘Non vorrei che il progetto si bloccasse, sarebbe uno spreco’

Sì, perché la questione finanziaria è importante, sottolinea Quadri, e uno scopo sociale nella vendita del sedime ci sarebbe. «L’utilizzo di pubblica utilità è dato, visto che da Piano finanziario i proventi della vendita della struttura serviranno per finanziare l’ampliamento della casa per anziani La Meridiana di Viganello, che compenserà i posti che verranno a mancare con la chiusura del Castagneto, in un contesto più adatto a una casa per anziani. Non vorrei che a causa di queste opposizioni la questione si bloccasse e lo stabile restasse disabitato a lungo. Sarebbe uno spreco di tempo e di denaro».

Non tutti concordi in Municipio

L’opinione di Quadri non fa tuttavia l’unanimità in Municipio. A suo tempo la capodicastero Immobili Cristina Zanini Barzaghi aveva espresso considerazioni affini a quelle della commissione di quartiere. Secondo la municipale socialista sarebbe corretto invece concedere il terreno in diritto di superficie a un privato allo scopo di realizzarne effettivamente degli appartamenti protetti per anziani. Zanini Barzaghi aveva effettuato già una prima analisi in base alla quale se ne sarebbero potuti ricavare una ventina, oltre a un centro diurno al pianterreno che potesse fungere da punto di riferimento per le persone in terza e quarta età nel quartiere, attualmente assente. E aveva avuto anche dei contatti con dei potenziali interessati all’operazione.

Il futuro dell’ex Castagneto sebbene sulla carta sembri tracciato già da tempo appare dunque tuttora incerto e l’ultima parola spetterà al Consiglio comunale.

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