Lugano

Il ‘Sombrero’ di Molino Nuovo verso la riattivazione

La municipale Karin Valenzano Rossi spiega gli interventi previsti nel 2024, fra i quali il probabile ripristino della fontana, attualmente a secco

Lo spiazzo come appare oggi
(Ti-Press)
11 gennaio 2024
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Una piazza per consuetudine è un luogo d’incontro, dove si anima la vita di una città o di un quartiere. Nell’omonima piazza di Molino Nuovo però non pare essere il caso da ormai troppo tempo e la fontana soprannominata ‘Sombrero’, che quest’anno spegne 70 candeline, è oggetto da anni di discussioni, tra chi vorrebbe che fosse mantenuta e chi la vorrebbe eliminare. Del futuro del fulcro del quartiere più popoloso della città ne abbiamo parlato con la capodicastero Sicurezza e spazi urbani di Lugano. «La piazza in questo stato è un po’ triste – sostiene Karin Valenzano Rossi –. La fontana è spenta e ha bisogno di lavori di ristrutturazione abbastanza importanti anche dal profilo idraulico (con un costo stimato intorno ai 250-300mila franchi, ndr). Poi, da un lato, ci sono i posteggi, dall’altro dei giardinetti un po’ spelacchiati e i bagni pubblici vandalizzati».

Interventi già nel 2024

Per la riqualifica del comparto, è già stata eseguita una procedura di mandato di studi in parallelo, ma non sono state fissate delle tempistiche d’intervento. Questo, però, non vuol dire che la piazza dovrà rimanere in questo stato ancora per qualche decennio. «Prima di far partire il concorso di architettura per la progettazione della piazza, vogliamo darle un assetto provvisorio già nel corso del 2024 – continua la municipale –. Purtroppo, in base a quanto indicato nel Piano finanziario, non sono in grado di dire quando partirà, ma l’auspicio è di iniziare entro l’estate». Sugli interventi previsti ancora non ci sono dettagli, tranne che sul chiacchierato Sombrero disegnato dal compianto architetto Tita Carloni: «L’ipotesi più verosimile è quella di rimettere in funzione la fontana. Poi, sul suo destino cercheremo di capire cosa vuole la popolazione e successivamente far confluire questi ragionamenti nel concorso di architettura», ha detto Valenzano Rossi, che nel maggio scorso, di fronte all’assemblea di quartiere di Molino Nuovo, aveva lanciato l’idea di allestire un sondaggio.

‘Una nuova regola per la gestione dei concorsi’

Valenzano Rossi sottolinea inoltre un cambiamento nell’approccio alla progettualità in Comune. «Ci siamo dati una regola: mandare avanti i concorsi di progettazione quando si avvicina la possibilità di realizzazione. Sul piano finanziario vogliamo che le cose possano avere una prosecuzione per non lasciare i concorsi nel cassetto per troppi anni. Nel passato non si è sempre fatto così e spesso è stato un ostacolo perché quando si era prossimi alla realizzazione, i piani erano già un po’ vecchi, come ad esempio sul lungolago: ora lì bisognerà adattare il progetto alle risultanze del ‘Masterplan centro lungolago’». Il cambio di paradigma coinvolgerà anche l’unica piazza di Molino Nuovo: «Non vogliamo più commettere questi errori e quindi avvieremo il concorso quando sarà verosimile la successiva realizzazione».

Cambio look anche per le pensiline in città

Una città che, oltre a quelli storici, pensa anche ai suoi ‘nuovi’ quartieri. Mentre il dicastero Immobili condotto da Cristina Zanini Barzaghi nel 2018 ha avviato il progetto Spin, per la riqualifica delle ex case comunali e di altri edifici pubblici, il dicastero diretto da Valenzano Rossi sta invece lavorando sul rinnovo di alcuni parchi pubblici e sull’uniformazione dell’arredo urbano a Lugano. Dopo le panchine, tocca alle fermate dei bus: «È stato studiato un concetto unitario per tutta la città. Le pensiline avranno un aspetto più minimal e ordinato. Alcuni esempi sono quelle realizzate al Campus Usi-Supsi a Viganello, a Cadro e in piazza Luini». Le nuove fermate, stando a quanto viene illustrato nel Preventivo 2024 di Lugano, sono state volute per abbattere (finalmente) anche le barriere architettoniche in ottemperanza alla Legge federale sui disabili e, secondo il relativo messaggio municipale, la messa a norma costerà 13,6 milioni di franchi, dei quali 7,7 milioni a carico del Cantone.

Previste novità anche in zona lago

Gli interventi, però, non riguardano solo Molino Nuovo. Le novità nel 2024 toccheranno anche i quartieri lacuali. In Centro, osserva la municipale, «a fine gennaio è prevista la pubblicazione dell’esito del concorso per la ‘riqualifica del comparto della Funicolare degli Angioli’ che comprende dapprima la zona lago, piazza Luini e il Belvedere e poi il comparto della risalita (dismesso a inizio 1987, ndr), piazzetta Bristol, la torretta di arrivo e il collegamento con il parco e la valle del Tassino». A inizio del prossimo mese di febbraio dovrebbe esserci l’esito del concorso per il piazzale ex Scuole e per la seconda metà di quest’anno, sono in programma «un intervento del genio civile per la Salita Chiattone che comprenderà la sostituzione della canalizzazione comunale esistente e la posa di due nuove tubature: una per le acque reflue e una per le acque meteoriche; il completo rinnovo della pavimentazione in pietra naturale della scalinata, mantenendo i cubetti in porfido e le alzate in granito, e la sostituzione o sistemazione dei corrimani centrali», informa la municipale Valenzano Rossi. Anche nei quartieri di Barbengo e di Cassarate, nel corso dell’anno, sono previste delle migliorie agli accessi pubblici al lago così come la realizzazione del nuovo parco della Lanchetta.

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